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  1. #1
    kibibyte
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    Anomalie e irregolarità riscontrate nei risultati di alcuni benchmark sembrano dovuti al sistema di protezione termica del Pentium 4

    di Giorgio Gobbi
    PC Professionale Milano 21 maggio 2001

    Le prime avvisaglie del problema si sono avute con la pubblicazione dell'articolo "Can the Pentium 4 recover?" di InQuest Research (Inqst.com) dell'11 aprile. L'autore Bert Comas, dopo aver illustrato il funzionamento della cache del P4 e averne messo in evidenza i punti deboli, dissipa un malinteso sul consumo di energia del P4. Anziché pubblicare il consumo massimo assoluto di energia, Intel specifica quella che chiama "thermal design power dissipation envelope", espressione abbastanza nebulosa per indicare un compromesso o una raccomandazione, ovvero un livello di consumo che la maggior parte delle applicazioni si suppone non superi di frequente. In realtà questo consumo di energia non deve essere superato per non rendere instabile il sistema o causare un crash. A tale scopo Intel ha inserito un diodo termico nel punto più critico del P4 e ha introdotto il Thermal Monitor, che al superamento di una soglia prefissata (54,7 W per il modello a 1,5 GHz) disattiva temporaneamente il processore per il 50% del tempo e ne evita il surriscaldamento. Come è specificato in grassetto nel data sheet del P4, il controllo termico automatico deve essere obbligatoriamente attivato via Bios per mantenere il P4 entro le specifiche di sicurezza.
    Nelle scorse settimane da più parti sono stati segnalati risultati incostanti e contraddittori sottoponendo a benchmark il P4. Hardware-Unlimited.com e InQuest Research hanno eseguito una lunga serie di misure e rilevazioni sul comportamento di vari esemplari di Pentium 4 in diverse circostanze, per appurare la causa dei cali di prestazioni riscontrati. In certe condizioni il P4 da 1,7 GHz, dopo pochi minuti di funzionamento, manifesta una riduzione di prestazioni non attribuibili ad altri componenti del sistema; a volte la condizione è irreversibile e si risolve riavviando il programma o il sistema. Questo è stato riscontrato con Quake III e con benchmark come Atlas e LinPack. Nell'articolo "The war escalates, Athlon takes on Pentium 4" Bert Comas pubblica formule e grafici che tendono a indicare che il sistema di protezione termica del P4, soprattutto con le motherboard Intel, rallenta a intermittenza il processore per salvaguardarne l'integrità. Il punto più caldo del P4, presumibilmente la Fpu o l'Alu, in condizioni d'uso particolarmente pesanti subisce incrementi di temperatura troppo repentini per essere assorbiti da qualunque dissipatore termico. Ecco quindi la necessità del Thermal Monitor, che nei momenti più impegnativi riduce le prestazioni dei P4 a 1,7 GHz a valori persino inferiori rispetto ai P4 di clock più basso, che non hanno questo problema. Secondo Comas, il P4 a 2 GHz arriverebbe a consumare 110 W massimi senza un meccanismo di controllo (83,6 W per il P4 1,7), quindi la perdita di prestazioni, misurata fino a un 30-40% con il P4 1,7, sarebbe anche maggiore. Il P4 Northwood, realizzato con il processo da 0,13 micron, non avrà questi problemi.


  2. #2
    tebibyte
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    Originariamente postato da Jester4ever®
    Anomalie e irregolarità riscontrate nei risultati di alcuni benchmark sembrano dovuti al sistema di protezione termica del Pentium 4

    di Giorgio Gobbi
    PC Professionale Milano 21 maggio 2001

    Le prime avvisaglie del problema si sono avute con la pubblicazione dell'articolo "Can the Pentium 4 recover?" di InQuest Research (Inqst.com) dell'11 aprile. L'autore Bert Comas, dopo aver illustrato il funzionamento della cache del P4 e averne messo in evidenza i punti deboli, dissipa un malinteso sul consumo di energia del P4. Anziché pubblicare il consumo massimo assoluto di energia, Intel specifica quella che chiama "thermal design power dissipation envelope", espressione abbastanza nebulosa per indicare un compromesso o una raccomandazione, ovvero un livello di consumo che la maggior parte delle applicazioni si suppone non superi di frequente. In realtà questo consumo di energia non deve essere superato per non rendere instabile il sistema o causare un crash. A tale scopo Intel ha inserito un diodo termico nel punto più critico del P4 e ha introdotto il Thermal Monitor, che al superamento di una soglia prefissata (54,7 W per il modello a 1,5 GHz) disattiva temporaneamente il processore per il 50% del tempo e ne evita il surriscaldamento. Come è specificato in grassetto nel data sheet del P4, il controllo termico automatico deve essere obbligatoriamente attivato via Bios per mantenere il P4 entro le specifiche di sicurezza.
    Nelle scorse settimane da più parti sono stati segnalati risultati incostanti e contraddittori sottoponendo a benchmark il P4. Hardware-Unlimited.com e InQuest Research hanno eseguito una lunga serie di misure e rilevazioni sul comportamento di vari esemplari di Pentium 4 in diverse circostanze, per appurare la causa dei cali di prestazioni riscontrati. In certe condizioni il P4 da 1,7 GHz, dopo pochi minuti di funzionamento, manifesta una riduzione di prestazioni non attribuibili ad altri componenti del sistema; a volte la condizione è irreversibile e si risolve riavviando il programma o il sistema. Questo è stato riscontrato con Quake III e con benchmark come Atlas e LinPack. Nell'articolo "The war escalates, Athlon takes on Pentium 4" Bert Comas pubblica formule e grafici che tendono a indicare che il sistema di protezione termica del P4, soprattutto con le motherboard Intel, rallenta a intermittenza il processore per salvaguardarne l'integrità. Il punto più caldo del P4, presumibilmente la Fpu o l'Alu, in condizioni d'uso particolarmente pesanti subisce incrementi di temperatura troppo repentini per essere assorbiti da qualunque dissipatore termico. Ecco quindi la necessità del Thermal Monitor, che nei momenti più impegnativi riduce le prestazioni dei P4 a 1,7 GHz a valori persino inferiori rispetto ai P4 di clock più basso, che non hanno questo problema. Secondo Comas, il P4 a 2 GHz arriverebbe a consumare 110 W massimi senza un meccanismo di controllo (83,6 W per il P4 1,7), quindi la perdita di prestazioni, misurata fino a un 30-40% con il P4 1,7, sarebbe anche maggiore. Il P4 Northwood, realizzato con il processo da 0,13 micron, non avrà questi problemi.

    in queste cose non si mai dove iniziano i torti e finiscono le ragioni...una cosa è certa che questo p4 è da mettere nel lego sul prossimo si vedrà

    Ciao

  3. #3
    kibibyte
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    Nel Lego?
    ...mmmmmm...io avevo pensato di usarlo come ciondolo x il portachiavi...

  4. #4
    tebibyte
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    Nel Lego?
    ...mmmmmm...io avevo pensato di usarlo come ciondolo x il portachiavi...
    io alle macchinine del lego mindstorm almeno non scaldano molto la cpu

  5. #5
    pebibyte
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    Che coraggio... lo vendono senza rambus a 1.200.000 lire


  6. #6
    kibibyte
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    Azz...dimenticavo Rambus.....hehehehehehe

    Rambus sconfitta in tribunale anche in Italia

    di Giorgio Gobbi
    PC Professionale Milano 28 maggio 2001

    Rambus continua nel suo tour di scontri legali, che la vedono impegnata in diverse città d'Europa e Usa contro i produttori di memorie che rifiutano di pagare royalty sulle memorie Sdram e Ddr Sdram. Dopo la sonora sconfitta in Usa di poche settimane fa contro Infineon (Rambus condannata per frode), è stato un tribunale italiano, quello di Monza, a negare a Rambus il diritto di pretendere royalty sulle Sdram. L'azione legale di Rambus contro Micron, condotta in Italia per la presenza della fabbrica di Micron ad Avezzano (Aq), verteva, come le altre, sulla presunta violazione di brevetti sulle Sdram. Nonostante il parere di un gruppo di esperti, che la scorsa settimana si era pronunciato a favore di Rambus, il giudice ha stabilito che Micron non ha violato i brevetti di Rambus basandosi sullo stesso argomento adottato dal giudice Payne della corte federale di Richmond: la Sdram di Micron non utilizza il bus multiplexed descritto nei brevetti di Rambus.
    In un'altra causa, al tribunale federale di Wilmington, Micron ha chiesto che siano annullati i brevetti di Rambus sulla Sdram. Questo processo è stato parcheggiato finché il giudice Payne non si sarà pronunciato, il prossimo luglio, sulla inapplicabilità dei brevetti Rambus alle Sdram, richiesta da Infineon in coda al processo vinto un paio di settimane fa. Una serie di processi è in preparazione in Francia, Germania, Regno Unito e Usa e potrebbe essere influenzata dalle prime sentenze avverse a Rambus, almeno riguardo la Sdram. Non è escluso che Rambus abbia miglior fortuna nell'affermare diritti sulla Ddr Sdram, che non esisteva ancora ai tempi in cui Rambus frequentava le riunioni del Jedec tenendo nascoste le richieste di brevetto che aveva in corso. Data la royalty del 3,5% che Rambus pretende dai produttori di Ddr, considerata stratosferica in un settore a margini ridotti, le cifre in gioco diventerebbero ingenti, una volta che le Ddr incontrassero il favore del mercato. Nel frattempo Rambus può aspettarsi un incremento di entrate dalle royalty sulle Rdram, per ora l'unico tipo di memoria utilizzato con il Pentium 4.

    Che goduria... :p

    Byezzz

  7. #7
    tebibyte L'avatar di VinKo
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    un portakiavi da 1.000.000£...

    mha...


  8. #8
    Ghost Fighter L'avatar di frenc
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    come orecchino al naso?

    !

  9. #9
    tebibyte L'avatar di Soul Reaver
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    Originariamente postato da frenc
    come orecchino al naso?

    !
    Viper lo utilizzerebbe come piercing... chissa' dove...

  10. #10
    exbibyte L'avatar di #VIPER#
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    come orecchino al naso?

    !
    Viper lo utilizzerebbe come piercing... chissa' dove...
    poi te lo faccio vedere......in privato però stupidone.


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