Con il nuovo 18-270mm, TAMRON riafferma un primato stabilito nel lontano 1992 quando, tra lo stupore generale, presentò il suo primo super-zoom per reflex 35mm, il 28-200 millimetri.
Il TAMRON AF 18-270mm F/3,5-6.3 Di II VC MACRO su Nikon D5000
TAMRON è uno di quei produttori che, nel campo della fotografia, hanno saputo essere pionieri e, al tempo stesso, ritagliarsi il proprio spazio. Era infatti il 1992 l'anno in cui venne presentato il primo obiettivo super-zoom per fotocamere reflex, un autentico tutto-in-uno capace di un'escursione focale di circa 7x: 28-200mm. Sono passati diversi anni ed altrettante generazioni di ottiche su questo genere e TAMRON ha rinnovato quello che ormai è diventato un marchio di fabbrica con l' AF 18-270mm F/3,5-6,3 Di II VC MACRO .
Presentato a metà dello scorso anno, questo obiettivo super-zoom 15x (!) è caratterizzato da sistema di stabilizzazione VC (Vibration Correction), una formula ottica piuttosto complessa che comprende elementi ibridi-asferici ed è specifico per reflex di tipo APS-C (dicitura Di II) con attacco Nikon F-Mount e Canon EF.
Rispondi quotando
Il discorso non è tanto il fatto di essere buono* o meno ma, a mio modo di pensare, vedere le cose in prospettiva. Mi spiego. E' chiaro che abbia dei limiti sotto diversi aspetti (tutti oggettivamente evidenziati nella recensione) ma questi vanno considerati insieme al prezzo, alla versatilità, alla dotazione (macro, stabilizzato), alla tipologia di obiettivo ed alle offerte della concorrenza e relativi prezzi. I super-zoom bene o male sono tutti soggetti agli stessi problemi proprio perché non essendo ottiche specializzate debbono andare "bene" tanto in grandangolo che in tele. Non è un caso infatti che esistano vetri a focale fissa oppure zoom con range molto più limitati caratterizzati però da prezzi di ben altra categoria.
