Occhio alla forma fisica e ad alcuni trucchi!
Si pensa sempre al tipo di obiettivo, all'ultima macchina fotografica uscita sul mercato, a quanti megapixel, alle memorie, al post-processing e a mille altre cose ma ci si dimentica spesso, e (colpevolmente da parte degli addetti ai lavori) poco se ne parla, dell'attrezzatura più importante, del nostro corpo. Della nostra salute fisica.
La fotografia di per se stessa è una disciplina fisica: scattare determinati tipi di foto (panoramiche mozzafiato), portarsi appresso kili e kili di attrezzatura, stare per un'intera giornata in piedi per coprire un matrimonio (magari in piena estate) ma anche andare semplicemente con il minimo indispensabile a tracolla durante una passeggiata "turistica", sono cose che implicano almeno una condizione sportiva minimale e diverse accortezze.
La schiena. Nella mia umile e limitata esperienza ho imparato quanto lo zaino giusto sia fondamentale per evitare stress e dolori indescrivibili alla schiena alla fine di una sessione di lavoro. Spendete un po' di più, anzi, investite sul giusto back-pack assicurandovi che, oltre ad una razionale distribuzione degli spazi interni e ad una buona protezione dell'attrezzatura, sia regolabile sulle spalle, abbia anche il supporto intorno alla vita e sia dotato di una imbottitura sufficiente in corrispondenza della schiena. Inoltre, regola fondamentale, portatevi dietro sempre e solo ciò che realmente vi occorre evitando di caricarvi come dei muli.
Ci sono numerosi modelli adatti a scopi differenti e spesso scegliere è problematico proprio per via dell'enorme varietà delle offerte disponibili. In linea di massima, per utilizzi amatoriali ma anche per professionisti che amano viaggiare con "carichi ridotti", gli zaini con uno spallaccio tipo lo Sling-Shot LowePro sono ideali tanto per le brevi sortite quanto per l'uso quotidiano: le dimensioni dello zaino dipendono molto dalla quantità di attrezzatura che ci si porta dietro. Personalmente trovo la taglia del 200 AW più che adatta per un corpo macchina di media grandezza (D300), un paio di obiettivi (24-70/2,8 ed un fisso tipo 85mm f1,4), un po' di schede di memoria e due batterie di ricambio; nello scomparto superiore possono trovare posto un'unità flash SB-900 (la più grande, come dimensioni, prodotta da Nikon) oppure altri accessori utili.
Le calzature. Trekking leggero è la risposta, anche se andate in città. Le calzature da trekking leggero + adeguati calzini sono, per me, la soluzione migliore. Appena più robuste delle classiche scarpe da ginnastica, offrono maggior supporto, protezione e presa, si adattano meglio a condizioni climatiche mutevoli e se le scegliete del colore giusto sono anche abbastanza sobrie.
Maglietta tecnica a carne. Già, sembra una cavolata ma è fondamentale per evitare che improvvisi colpi di vento (ma basta anche una leggera e piacevole brezzolina) vi paralizzino facendovi asciugare il sudore addosso. Utile d'inverno quanto in piena estate, la maglietta tecnica che utilizzano ciclisti e sportivi della montagna vi può letteralmente salvare la salute evitando raffreddamenti improvvisi e stabilizzando il vostro "micro-clima" corporeo. Banalmente serve anche quando in inverno voi state belli caldi nel vostro studio (o in casa) e magari uscite, senza coprirvi, per vedere cosa ha lasciato il postino nella buca delle lettere. La si trova a prezzi che possono oscillare dai 15 ai 25 Euro e ve ne sono di diverse marche.
Queste sono le cose che, di primo acchito, mi sento di raccomandare personalmente ma se avete altre esperienze e consigli utili aggiungeteli pure di seguito!
Emanuele
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