Il Diabolidak, versione definitiva a due telai

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  1. #31
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    Massimiliano,

    Ma.. Tu sei sicuro che il tuo jls 4490 non va? Se la scheda nuova jls e rotta, la scheda dac non veniva resettato bene, lo devi fare manualmente dopo accensione. Con una vecchia jls xmos o amanero dovrebbe andare dopo il reset. E si, lo so, sto parlando proprio della problrma del canale di volume 'rotto'. La miascheda fa gli stessi scherzi se non resettato bene.

    George

  2. #32
    mebibyte
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    Originariamente inviato da JosephK
    Massimiliano, Ma.. Tu sei sicuro che il tuo jls 4490 non va?
    George

    No no e' proprio rotta ... l'ho rimandata a Lyuben che ha trovato una resistenza farlocca che causava -4dB su un canale rispetto ad un altro. L'xmos invece non dava segni di vita, completamente defunta ed aspetto il responso tecnico della causa.

    Comunque a presto dovrebbe partire la spedizione del mio ambaradan verso Michele che se lo trita un pò ...

    Io nel frattempo "friggo" nell'attesa di poter mettere il dac nell'impianto.

    Un cordiale saluto, Massimiliano

  3. #33
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da Ipoci
    Questa qui è la parte dell'AKM4490 che mi interessa di più ... impostando in passa-basso a 150KHz, si dovrebbe sentire maggiormente l'intervento dei filtri di HQPlayer.
    che c'entra? i "filtri" di HQP sono quelli utilizzati per la conversione PCM/DSD (o per "l'upsampling" DSD), cioè per "costruire" il segnale digitale, mentre il passa-basso nel DAC è il filtro "ricostruttore" che effettua la conversione D/A, producendo il segnale analogico...

    Originariamente inviato da Ipoci
    Anche la possibilità di impostare il NOS PCM comunque mi interessa parecchio.
    Originariamente inviato da Emilio Russo
    [...] possibilità di andare di Nos sia di pcm che dsd,
    forse c'è qualche confusione nel significato del termine "NOS" (Non-Over-Sampling)?

    Gli unici DAC che possono funzionare in modalità "NOS" sono i vecchi DAC di tipo "ladder" (R2R o similari). Tutti gli altri hanno un principio di funzionamento che è basato proprio sull'oversampling e quindi non possono in alcun modo funzionare in modalità "NOS". Stesso dicasi del DSD, che si basa sul medesimo principio.
    Ciao, Paolo.

    «Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

  4. #34
    tebibyte
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    Non conoscevo gli operazionali di Bandalex, ho dato uno sguardo e non è escluso che prima o poi li provi. Sono però un discreto nemico degli operazionali costruiti con componentistica smd, anni fa ho avuto esperienze poco felici (come suono e come resistenza) con operazionali a discreti di questo tipo (Dexa). I burson sono fantastici, comunque, costando praticamente la stessa cifra di quelli di Bandalex.....

  5. #35
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da UnixMan

    ...

    1. Probabilmente l'avanzamento della tecnologia dei chip gli ha permesso di utilizzare algoritmi molto più complessi e sofisticati di quelli che si usavano in passato, così che quelli implementati nel ... non hanno più nulla da invidiare ai migliori algoritmi che si possono implementare esternamente in software.

    2. L'esperienza accumulata negli anni e/o un pizzico di fortuna li ha poi portati a fare anche le scelte "giuste" (da un punto di vista psicoacustico) per quanto riguarda la progettazione degli stessi (le relative risposte, ecc).

    ...
    Scusa se nel quotarti ho ripulito ogni riferimento ad un oggetto specifico ed ho inserito i capoversi, così da poterli riferire nel mio commento, credo di non aver alterato il tuo pensiero, nel caso, per favore, segnalamelo e poniamo rimedio.

    L'ho fatto perchè hai a mio avviso toccato due degli argomenti più "spinosi" che si presentano attualmente nel nostro fantastico mondo, parto dal secondo:

    L'esperienza (che si traduce in pratiche e strumenti) e la fortuna (che altri chiamano fiuto) in ambito industriale portano a far emergere i prodotti che meglio si conformano alle esigenze del mercato di riferimento, essendo questo l'unico metro di qualità riconosciuto. Meglio si identifica il mercato e ci si dimensiona rispetto ad esso, meno rischiosa è l'impresa.

    Qual'è il mercato di riferimento di questo (ed altri) chip? Chi sono i potenziali acquirenti?

    Non credo la fascia bassa del mercato consumer, la cosidetta 'hi end' tradizionale è quasi annichilita e secondo me a livello di numeri, le previsioni di vendita tramite OEM non sono molto più significative di quelle del mercato amatoriale, in tutte e sue forme, con la differenza che mentre il margine verso OEM è stretto, verso il retail amatoriale è molto più ampio... Piuttosto di vendere G di pezzi a 2$, se ne venderanno M a 10, cambia il modello industriale e di distribuzione, ma chi non si adatta muore...

    Succede in tutti i mercati maturi, per noi - a mio avviso - è una gran bella notizia, ma attenzione, ci daranno quello che cerchiamo: cromature e luccicosità o sostanza, dipende solo da noi...

    In merito al primo argomento, legato ovviamente a doppia mandata al secondo, è una cosa che nello specifico dei dac mi ha sempre lasciato perplesso: In ogni ambito di automazione, il percorso è da una fase in cui il software è separato dall'hardware specifico e gira in ambienti standard ad una in cui viene 'integrato', venendo a costituire così un'applicazione conclusa, oggi immancabilmente accesibile, configurabile ed integrabile in un ambiente distribuito.

    Nel nostro caso, il percorso è stato in qualche modo all'opposto, bisognerebbe chiedersi il perchè. A mio avviso è da cercarsi nell'esplosione di dispositivi portatili a basso costo che ha 'drogato' il mercato degli ultimi 10/15 anni. Nessuno aveva interesse a sviluppare chip di 'migliore qualità' a costo maggiore, così, chi voleva di più, ha cercato strade alternative.

    Adesso, forse, l'ubriacatura è finita ed auspicabilmente torneremo ad avere anche piccole produzioni di apparecchi maggiorente rispondenti ai nostri parametri di qualità, qualcuno cercherà di sfruttare al meglio le possibilità tecniche degli attuali chip, che certamente consentono di realizzare algoritmi e filtri ben più articolati e complessi di quelli di 30 anni fa, non so (nel senso che lo ignoro) se già all'altezza di quelli che girano nei nostri PC, ma se non dovesse ancora bastare, di certo usciranno chip più potenti.

    Questo nulla toglie al fatto che alcuni 'vecchi' chip multibit abbiano grandi e forse anche superiori pregi sonori, o che siano possibili altre strade altrettanto o più fruttuose, ci mancherebbe, ma le potenzialià tecnologiche in quest'ambito sono ancora molte, guai a scoraggiare l'industria a rendercele disponibili. Non vorrei mai che cominciassero ad imbottirci di repliche con contatti dorati, case in terre rare trattate criogenicamente et similia, smettendo di fare ricerca e vera innovazione.

    EDIT: Considerate che chi scrive è una capra, impedita ed ignorante in elettronica, per questo ho tolto i riferimenti allo specifico apparecchio, ritenendo che quanto ho scrito sia valido a livello generale.
    Ultima modifica di marcoc1712 : 01-10-2015 a 15:51
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
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  6. #36
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da audiodan
    Provare costa poco ma , a questo punto, ti chiedo: come hai settato i filtri interni del DAC?
    bella domanda... sono i default della scheda DIYINHK; quali siano esattamente non lo so, devo verificare.

    Originariamente inviato da audiodan
    Il modello della JLSounds ha una serie di filtri piuttosto numerosa e francamente mi spaventa l'idea di stare a fare prove anche di questi setting, che uniti a quelli di HQplayer starebbero a significare un mese di lavoro circa!
    per questa prova su HQP non devi cambiare altro se non dirgli di non toccare i dati... devi mandarli al DAC esattamente così come sono nel file, ricordi?

    (lo stesso utilizzo di HQP in questo caso sarebbe del tutto superfluo, se non per permetterti di utilizzare il NAA ed evitare di introdurre troppi cambiamenti nel tuo sistema).

    Le possibilità comunque non sono poi così tante: il 4490 include 5 diversi filtri di oversampling ("Short Delay Sharp Roll-off", "Short Delay Slow Roll-off", "Sharp Roll-off", "Slow Roll-off", "Super Slow Roll-off") più un non meglio specificato "Sound Quality Control" (che non ho la più pallida idea di cosa sia e che cosa faccia) con tre diverse possibili impostazioni. A volerle provare tutte, sono "solo" 15 diverse combinazioni. C'è da divertirsi.

    Comunque, se per trovare i settaggi "ottimali" ci vogliono senz'altro tempo ed ascolti approfonditi (e non è detto che "l'optimum" non possa cambiare anche a seconda delle diverse registrazioni), per farti una idea del "carattere" e delle potenzialità dell'oggetto "al naturale" non credo che ti ci vorrà poi molto.

    BTW: hai preso anche la scheda di controllo?

    (tra parentesi, farebbe molto comodo anche a me... devo ricordarmi di chiedergli se sia possibile integrarla anche nel mio sistema).
    Ciao, Paolo.

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  7. #37
    tebibyte
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    La scheda di controllo è indispensabile, altrimenti non potrei utilizzare il DAC per il DSD bypassando il controllo del volume interno oltre che selezionando il filtro (50 o 150 KHz).
    Dopo una prova rapida di ascolto a 16/44.1 senza interventi da parte di HQplayer riconosco che questo DAC suona assai meglio di come pensassi ma il ritorno all'upsampling in DSD128 restituisce al suono, soprattutto per quanto concerne gli attacchi e i decadimenti, quell'aura di verosimiglianza con il suono reale che in PCM si perde, a mio avviso, per un maggiore "nervosismo" dei suoni.
    Il PCM, nel mio setup, ha una velocità apparentemente maggiore ma che nasce, invece, da una specie di comportamento da onda quadra, piuttosto che onda sonora sinusoidale (mi si perdoni il paragone ma è l'unico che rende bene la mia sensazione).
    Il vero problema, quello che ieri mi si è chiaramente palesato ancora una volta, è che senza una prova comparativa da eseguirsi in tempi relativamente brevi tra un sample e l'altro, la percezione delle differenze diventa tale da richiedere lunghe sedute d'ascolto.
    Ecco che allora la verità è che potrei ascoltare per giorni un PCM 16/44.1 in un impianto ben settato limitandomi ad ascoltare musica riprodotta con molto piacere, al massimo con la sensazione che ci sia qualcosa di un po' sbagliato, con quel piccolo fastidio che diventerebbe più o meno evidente a seconda del coinvolgimento emotivo del messaggio musicale, fastidio causato solo dall'abitudine all'ascolto dei suoni oltre che della musica. Questo concetto, che è in fondo quello che differenzia il cosiddetto audiofilo dal musicofilo, quest'ultimo essendo uno che se ne frega altamente della qualità dei suoni riprodotti, è una delle cause della pulsione al cambiamento, a volte realmente patologica, che pervade il mondo audiofilo. Questo per dire che Paolo Unixman ha ragione nel dire che questo aggeggio suona bene anche a 16/44.1, ergo che questo chip fa davvero bene il suo mestiere, che la differenza tra PCM e DSD nel mio setup continua restare a favore del DSD per una migliore proposizione delle microinformazioni, come se l'upsampling facesse emergere dal buio una messe di microinformazioni che non modificano in maniera grossolana il suono ma lo rendono semplicemente e sottilmente più verosimile.
    Vale questa piccola differenza uno sbattimento e una spesa non indifferente? Non vi è una risposta univoca, ciascuno si darà la sua risposta ma ciò che mi preme ribadire ancora una volta è che l'ascolto "secco" di un sistema messo sufficientemente a punto difficilmente darà risposte su una soluzione in assenza di una comparazione con una soluzione differente. Ma a questo punto queste differenze percepite saranno vere e ripetibili (differenze sensibili) oppure così sottili da creare ad ogni comparazione un giudizio diverso dal precedente (differenze risibili)?
    Rileggendo queste righe mi rendo conto che ho caratteristiche paranoidee di pensiero ma devo anche confessarvi che questi pochi giorni passati con questo dacchettino bulgaro hanno avuto il potere di smorzare quasi completamente quella "vis comparandi" che ha animato i miei ultimi anni, lasciandomi solo una grande voglia di ascoltare musica. Che abbia raggiunto una sorta di quadratura del cerchio? Chissà..........intanto mi attenderebbero le prove comparative col no-dac e poi due cavi cat.7 per vedere se si riesce a chiarire questa storia del suono dell'ethernet.........ma non è che ne abbia una voglia irrefrenabile......... ho solo desiderio di accendere i 7 o 8 interruttori del mio impianto (ho perso il conto.....) scegliere tre o quattro dischi e godere come un riccio. Lyuben ancora un grazie per questo ennesimo, piccolo gioiellino!

  8. #38
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da audiodan
    ...il suono reale che in PCM si perde, a mio avviso, per un maggiore "nervosismo" dei suoni.
    Il PCM, nel mio setup, ha una velocità apparentemente maggiore ma che nasce, invece, da una specie di comportamento da onda quadra, piuttosto che onda sonora sinusoidale (mi si perdoni il paragone ma è l'unico che rende bene la mia sensazione)....
    Quando scrivi PCM intendi files FLAC?

    I sintomi che descrivi sono molto simili a quelli che provo io quando ascolto un file flac, ho verificato che l'upsampling in questo caso migliora leggermente le cose, ma togliendo FLAC dalla catena ottengo il risultato migliore. Ti consiglio di provare a convertirne uno in WAV, mantenendo samplerate e bitdepth, quindi verifica se il 'nervosismo' rimane.

    Mi son preso più volte dlel matto per questo, ma vuoi vedere...
    Ciao, Marco.

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  9. #39
    gibibyte L'avatar di DacPassion
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Quando scrivi PCM intendi files FLAC?

    I sintomi che descrivi sono molto simili a quelli che provo io quando ascolto un file flac, ho verificato che l'upsampling in questo caso migliora leggermente le cose, ma togliendo FLAC dalla catena ottengo il risultato migliore. Ti consiglio di provare a convertirne uno in WAV, mantenendo samplerate e bitdepth, quindi verifica se il 'nervosismo' rimane.

    Mi son preso più volte dlel matto per questo, ma vuoi vedere...
    Riscontri differenze anche tra questi tre "scenari":

    1 riproduzione di un file wav estratto da cd

    2 riproduzione di un file wav frutto della conversione "offline" di un flac in wav

    3 riproduzione di un file wav frutto della conversione on fly di un flac in wav
    Clearaudio Emotion + Satisfy + Grado Gold1 > Phono D3A DIY
    Futro S450 + Daphile / Amanero + Buffalo 2 (trident) uscita a TU Cinemag 15/15B DIY / Jlsounds + Lector Digicode TDA1541 S1
    Monoblocchi D3A 2A3 (electrolytich free!!) DIY / Coral Beta8 in BLH DIY

  10. #40
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da DacPassion
    Riscontri differenze anche tra questi tre "scenari":

    1 riproduzione di un file wav estratto da cd

    2 riproduzione di un file wav frutto della conversione "offline" di un flac in wav

    3 riproduzione di un file wav frutto della conversione on fly di un flac in wav
    No, sono indistinguibili per me, se per 3 intendi sul server, quindi quello che riceve e suona il player è comunque un wav (o pcm).

    Ad onor del vero, però, a suo tempo feci la scelta di non rimanere in condizione 3, ma direttamente in 1 (cioè tengo i file per come vengono estratti da EAC in wav + flac), conscio di pagare in termini di spazio e flessibilià nel tagging. Nel 2005 non c'era squeezelite o il local player, dovevo usare foobar sul pc, quindi dovevo avere i files in WAV. Oggi potrebbe essere diverso.

    Ormai, però, con più di 5000 cd, avendo scritto un'applicazione per generare i cue file a partire dai metadati in Muzicbrainz e Discogs, modificato LMS per gestire meglio i cue files ed altri ammennicoli, non ho nessuna voglia di cambiare solo per risparmiare qualcosa sullo spazio disco, in fin dei conti ho 3x 2TB sfruttati a meno del 50% + i backups, potrei usare dischi da 1 TB o risparmiarne 2, alla fine sono 200 Euro...

    Ribadisco però che questa è una scelta 'di pigrizia' non legata a nessuna considerazione di qualità del suono, almeno usando LMS e squeezelite nel modo che sai.
    Ciao, Marco.

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