Gran Galà dell'alta fedeltà allo Sheraton Hotel Roma 27-28 febbraio

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  1. #11
    Moderatore L'avatar di rogers
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    Al di là della partecipazione alla manifestazione in se, la vera soddisfazione è stata quella di aver passato una bella giornata in compagnia di Danny e degli amici che ci hanno raggiunto ed ho così avuto il piacere di conoscere. Gli argomenti interessanti non sono mancati (comprese alcune digressioni, con George, sui neutrini...) e l'entusiasmo per la musica e l'audio
    hanno fatto da filo conduttore per le nostre appassionate discussioni, purtroppo limitate dal poco tempo disponibile. Spero che questo tipo di esperienze si possano ripetere presto.
    Clima generale direi anch'io più che buono, lontano ad esempio dal caos micidiale che ricordo all'aultimo Top audio, certo la manifestazione aveva altre dimensioni, ma quello che
    ho notato è stata comunque una maggiore "educazione" dei partecipanti. Location non comodissima per chi si muove senz'auto, diciamo che si sono salvati in corner mettendo
    a disposizione una navetta (con poche corse però).
    Premessa generale su quello che si poteva sentire: non capisco perchè il volume della musica debba essere per forza così alto, sempre e comunque, siam mica sordi!
    Per non parlare delle scelte musicali a dir poco discutibili. Avrò sentito risuonare almeno tre o quattro volte un angosciante pezzo di organo e violoncello...
    oltre ai soliti tormentoni di CD audiophile che ti fanno scappare a gambe levate. Credo che dovrebbero curare meglio questo aspetto, tutt'altro che trascurabile.
    Quindi, "filtrando" mentalmente questi aspetti negativi, per quanto riguarda gli apprecchi, le salette ed il suono globale, condivido l'apprezzamento per Capecci, dove l'ampli e le casse hanno dimostrato di valere, sfoderando un suono piacevole e sostanzialmente corretto.Non mi sono dispiaciuti Pass+Proac (un classico) e il non facile sistemone Gryphon. Pregevole il lavoro fatto nella saletta sonus Faber + Norma , dove tra l'altro il curatore si è sforzato di dare un senso anche "musicale" agli ascolti, anche se ad un certo punto lo stesso ha cercato di
    fondere i tweeters delle piccole scatolette Fostex con un ascolto a volumi surreali... Devialet non l'apprezzo tanto, però immagino che sia molto comodo avere un'unica elettronica, per cui non biasimo chi lo compra e ne sta decretando un certo successo. Non male ancheil sistema Duevel, anche se mi è parso un filo caratterizzato in gamma medio-alta. Belle le voci (e solo quelle) nella saletta di Torlai, dove suonavano due curiose casse che inizialmente pensavo fossero delle grosse fontane di cioccolata fusa, tipo quelle che si vedono in certe pasticcerie
    Musica liquida praticamente assente, nonostante molti DAC avessero ingresso USB, spdif, etc., ma non mi meraviglio, visto che il vinile ultimamente è di gran moda ed i banchetti che lo vendevano erano piuttosto affollati.
    Alla prossima.
    Ultima modifica di rogers : 28-02-2016 a 17:16

  2. #12
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da rogers
    Musica liquida praticamente assente, nonostante molti DAC avessero ingresso USB, spdif, etc., ma non mi meraviglio, visto che il vinile ultimamente è di gran moda ed i banchetti che lo vendevano erano piuttosto affollati.
    Alla prossima.
    Come, la porta usb del dac non serve per colleare il giraVinile?
    Ultima modifica di marcoc1712 : 28-02-2016 a 18:21
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
    — E. F. Schumacher (mis-attributed to A. Einstein)
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    Logitech media Server 7.9 > miniPc + squeezelite-R2 / SB+ > "Lu Scalmentu" NOS R2R DAC by TubeOne/ AudioResearch DAC 1-20 >
    Klimo Merlino Gold TPS > DIS Interconnect > Kent Gold > Reference > Monitor Audio Studio 20 SE

  3. #13
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da audiodan
    Capecci Audio con Daphile su Fultro anteguerra, ovviamente in 16/44,1: gradevole, capisco che abbia successo, come un vino di facile bevibilità che non da bruciori di stomaco. Il Barolo è un'altra cosa, però, ma non si beve mai Barolo alle fiere.......
    Allora in un certo qual modo ero presente!

    BTW, se un Barolo ti da bruciori di stomaco o sei tu che non sei in forma o non è (più) un buon Barolo, al di la dell'opinone di chi lo vende o del valore 'storico' della bottiglia. Se lo scopo è degustarlo, non si tratta certo di una beva ruffiana, ma nemmeno di un'esperienza punitiva, per fortuna.
    Ciao, Marco.

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  4. #14
    gibibyte L'avatar di DacPassion
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    Sono contento che vi siete diverti ...sull'argomento volumi di ascolto nelle mostre meglio stendere un velo pietoso. Per me oltretutto è, da amante degli ascolti notturni a bassissimo volume, una vera tortura!!
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  5. #15
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Predefinito Ssopt

    Originariamente inviato da audiodan
    Menzione particolare: l'amplificatore di potenza portato da Capecci Audio, basato su un progetto originale del nostro Paolone/Unixman detto SOPP ( una Sopp Opera, insomma! :-) ) del quale vi parlerà lui, visto che è una cosa che amplifica in corrente un SRPP di 6922 con transistori che però non modificano il segnale originale. Questa cosa suona bene. c'è poco da dire. Chissà perchè mi ha fatto venire in mente il "Miracolo della 300B", quello con cui con una sola 300B si ottengono 150W in uscita............. E' in corso la beatificazione del costruttore, i cui segreti sono considerati Misteri della Fede...
    dunque, cominciamo dal nome... che non è "sopp" ma "SSOPT", che sta per "Solid State OutPut Transformer", cioè "trasformatore di uscita a stato solido", ed è il nomignolo che ho dato ad un particolare uso di un circuito che, sia ben chiaro, non ho inventato io. Si tratta di un circuito semplicissimo, che è niente altro che una delle innumerevoli applicazioni della teoria del NFB. Sebbene sia sicuramente inusuale e poco noto, se ne trova traccia tra l'altro (per scopi diversi) anche in una vecchia "Application Note" della Burr-Brown. Credo invece di poter dire di essere stato il primo a proporlo (e realizzarlo) in questo contesto.

    Di cosa si tratta? di un circuito che "assiste" un amplificatore di piccola o piccolissima potenza (a valvole o a stato solido che sia), consentendogli di pilotare agevolmente e con potenze considerevoli anche carichi "pesanti" quali possono essere dei diffusori. Il circuito fornisce la maggior parte dell'energia necessaria a svolgere tale compito ma, a differenza di ciò che accade con le solite soluzioni "convenzionali", non è lui "ad avere il controllo". Al contrario, il controllo (del carico, cioè dei diffusori) resta esclusivamente nelle mani del piccolo amplificatore "pilota".

    In sostanza, funziona né più né meno come il "servosterzo" di un autoveicolo: il servomeccanismo riduce lo sforzo necessario a sterzare le ruote, ma è sempre il conducente che ha "il polso" della situazione, essendo in grado di comandare il movimento dello sterzo e di percepirne le reazioni attraverso il servomeccanismo. Con l'SSOPT accade esattamente la stessa cosa: questo si limita a seguire fedelmente "i movimenti" dell'amplificatore "pilota" e le relative reazioni del carico, che vengono "trasmesse" fedelmente all'indietro al pilota stesso; questo in effetti "vede" un carico "uguale" al carico reale, ma con impedenza "moltiplicata" per un fattore costante.

    Il nome deriva non solo dal fatto che questo circuito può sostituire il trasformatore di uscita in un ampli valvolare, ma anche dal fatto che in effetti si comporta proprio in modo simile ad un trasformatore... con l'unica "piccola" differenza che, mentre un trasformatore è un componente passivo che ovviamente non può che trasferire in uscita una potenza (idealmente) uguale (nella realtà sempre minore) a quella fornita in ingresso, quindi se viene utilizzato per moltiplicare la corrente in uscita rispetto a quella in ingresso si ottiene anche una divisione per un pari fattore della tensione in uscita rispetto a quella di ingresso, l'SSOPT è invece un circuito attivo che moltiplica la corrente di uscita rispetto a quella di ingresso mantenendo la tensione pressoché inalterata (c'è una solo una lievissima attenuazione), e quindi moltiplica per un pari fattore anche la potenza.

    Uno dei tanti vantaggi di questo circuito è che il loop di NFB che lo controlla e ne permette il funzionamento non interagisce in alcun modo con il carico, ma si limita a "seguirlo". Di conseguenza, tra le altre cose, il loop di NFB non "sente" le rotazioni di fase del carico: le uniche rotazioni di fase di cui risente sono quelle "interne" all'amplificatore che realizza il SSOPT. Queste sono ovviamente note a priori, tipicamente di poco conto e facilmente gestibili. Ne consegue che lo stesso loop di NFB lavora in condizioni praticamente ideali, consentendo di ottenere prestazioni praticamente "perfette" quanto quelle teoriche (cosa che non accade invece con gli schemi convenzionali, laddove invece è proprio il loop di NFB che controlla il carico, risentendo di tutte le sue imprevedibili rotazioni di fase, con tutto ciò che ne consegue).

    La storia completa (che ha inizio nell'ormai lontano 2008), con tutti i dettagli, la potete leggere nel lungo topic originale sul forum di Audiofaidate (nel primo post ho aggiunto una sorta di indice che permette di saltare direttamente alle parti salienti).

    In quest'altro topic più recente potete trovare invece un riassunto ed una semplice spiegazione del suo principio di funzionamento. Sempre in questo topic svelavo inoltre i "misteri della fede" relativi al famoso prodotto a cui si riferiva Daniele...

    Tornando alla specfica realizzazione di Remigio Capecci presentata a Roma, i dettagli ovviamente non sono noti ma, a grandi linee, come detto da Daniele si tratta di un amplificatore costituito da un "amplificatore pilota" a tubi (per quanto ci è dato sapere, un SRPP di ECC88) seguito da un "SSOPT" implementato utilizzando un OpAmp di potenza (simile al mio prototipo ed alle sue diverse repliche, realizzate utilizzando chip National LM3875 o LM3886):



    Immagini allegate Immagini allegate
    Ultima modifica di UnixMan : 29-02-2016 a 00:30
    Ciao, Paolo.

    «Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

  6. #16
    kibibyte L'avatar di cmpaolo
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    Aggiungo una considerazione di carattere generale; sabato mattina ho assistito nella sala norma-fostex ad un'esibizione del maestro Mariozzi con un trio di clarinetti
    Nome:   2ms506a.jpg
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Grandezza:  67.4 KB

    Gli strumenti dal vivo sono impietosi nei confronti del tipico suono hi-fi; ma con grande soddisfazione ho constatato (per l'ennesima volta) cheil gran lavoro fatto in questi anni dal "clan nexthardware" ha portato ad una riproduzione casalinga ben più vicina ai clarinetti sentiti sabato che ai blasonati e ultradeludenti impianti milionari.
    Quindi proseguiamo nei nostri giochi con orgoglio...la strada non si è persa, questa in realtà mi sembra l'unica percorribile senza sprofondare nel grottesco della pantera rosa...
    Ultima modifica di cmpaolo : 29-02-2016 a 12:39
    Paolo

  7. #17
    gibibyte L'avatar di DacPassion
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    Il "SSOPT" di Paolo l'ho ascoltato al Bottom Audio del 2013 a Cessapalombo, molto ben suonante, sicuramente una delle migliori incarnazioni di ampli ad opamp!!
    Mi sembra che ad un certo punto si era parlato di fare uno stampato che comprendeva anche il front-end a valvole, poi non se ne è fatto più nulla ...sarebbe stata un'idea carina!!

    ...almeno per il nome dovrebbe pagarti i diritti :-D
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  8. #18
    Moderatore L'avatar di rogers
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    Originariamente inviato da cmpaolo
    Aggiungo una considerazione di carattere genereale; sabato mattina ho assistito nella sala norma-fostex ad un'esibizione del maestro Mariozzi con un trio di clarinetti
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    Gli strumenti dal vivo sono impietosi nei confronti del tipico suono hi-fi; ma con grande soddisfazione ho constatato (per l'ennesima volta) cheil gran lavoro fatto in questi anni dal "clan nexthardware" ha portato ad una riproduzione casalinga ben più vicina ai clarinetti sentiti sabato che ai blasonati e ultradeludenti impianti milionari.
    Quindi proseguiamo nei nostri giochi con orgoglio...la strada non si è persa, questa in realtà mi sembra l'unica percorribile senza sprofondare nel grottesco della pantera rosa...

    Paolo, aggiungo che purtroppo il peccato originario è a monte, ovvero nelle registrazioni. Un clarinetto o tromba o qualsiasi altro strumento, troppo spesso vengono ripresi, registrati
    e manipolati con il preciso intento di rendere il suono piacevole e non vero. E quando questo accade, hai voglia di lambiccarti con dac e quant'altro per recuperare un
    suono verosimile, ormai il danno è fatto.

  9. #19
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da DacPassion
    Il "SSOPT" di Paolo l'ho ascoltato al Bottom Audio del 2013 a Cessapalombo, molto ben suonante,
    andando a memoria, direi che il risultato ottenuto da Remigio nella sua saletta a Roma era migliore di quanto sentito al “Bottom” 2013. D'altro canto quello che avevamo sentito lì non era che il mio "tavolaccio" sperimentale realizzato a suo tempo come "proof of concept", senza alcuna ottimizzazione (in particolare sulla componentistica: i C di filtro principali erano dei Kendeil, dal suono complessivamente discreto ma tendente al "moscio", e soprattutto i by-pass locali erano degli orridi Panasonic FC, dal suono gradevole ma che si "mangiano" dettaglio, dinamica e "spazialità" come pochi altri...) e per giunta mancava un "pilota" dedicato ed ottimizzato allo scopo; lo abbiamo pilotato con dei semplici preamplificatori linea valvolari, non pensati e di certo non ottimali per svolgere quella funzione.

    Senza un confronto diretto non saprei dire invece se la realizzazione di Remigio vada meglio, peggio o sia grosso modo allo stesso livello della (seconda) implementazione "integrata" di Vincenzo ("vince"), che ho sentito suonare in modo veramente splendido a casa mia.

    Senza dubbio sono "di parte" ma non escludo che, lavorando ancora tanto sulla scelta e l'ottimizzazione dell'amplificatore "pilota" quanto sull'ottimizzazione di fino del layout e della componentistica del SSOPT stesso e della relativa alimentazione, non si possa fare anche di meglio. Sono convinto che le potenzialità di questo circuito siano ancora in gran parte da scoprire e che si possano raggiungere livelli qualitativi assolutamente eccelsi, ancor più di quanto già sentito finora.

    Originariamente inviato da DacPassion
    sicuramente una delle migliori incarnazioni di ampli ad opamp!!
    Grazie.

    A scanso equivoci tengo a sottolineare che, sebbene l'uso di un "OpAmp di potenza" integrato sia senza dubbio e di gran lunga la soluzione più semplice, comoda ed economica per realizzare un SSOPT (e non di meno sia anche in grado di dare risultati eccellenti), non è assolutamente l'unica possibile. Lo stesso principio si può realizzare in molti altri modi diversi, anche con componenti discreti, sia in classe AB che, volendo, in classe A... o perfino in "classe D" (come fatto ad es. dalla Devialet per alcuni dei suoi prodotti).

    Originariamente inviato da DacPassion
    Mi sembra che ad un certo punto si era parlato di fare uno stampato che comprendeva anche il front-end a valvole, poi non se ne è fatto più nulla ...sarebbe stata un'idea carina!!
    sì, molto tempo addietro avevamo cominciato a lavorare sull'idea di una specie di kit, ma poi purtroppo non se ne è fatto più nulla.

    Originariamente inviato da DacPassion
    ...almeno per il nome dovrebbe pagarti i diritti :-D
    in realtà nelle intenzioni di Remigio (che mi ha anche molto correttamente contattato per chiedermi il permesso prima di presentare la sua realizzazione) il nome voleva essere proprio un riconoscimento ed un tributo all'idea "originale". Onestamente, devo dire che mi ha fatto molto piacere.
    Ultima modifica di UnixMan : 29-02-2016 a 13:17
    Ciao, Paolo.

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  10. #20
    gibibyte L'avatar di andreaea
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    Originariamente inviato da UnixMan
    [...] molto tempo addietro avevamo cominciato a lavorare sull'idea di una specie di kit, ma poi purtroppo non se ne è fatto più nulla.
    beh, Paolo, se "di la" non se ne è più fatto nulla, ci si potrebbe provare "di qua" (oppure si potrebbe fare una jointventure)
    sono sicuro che qualcuno qui (più d'uno) potrebbe essere d'accordo con me

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