Oggi, dopo molti anni, preso da un raptus ho provato a vedere quanto il cMP2 potesse essere sensibile al cambio del cavo di segnale.
Il mio sistema esce in analogico sbilanciato (Asus Xonar STX rifatta di sana pianta, o quasi) e usa g StraightWire Crescendo che posseggo ormai da molti anni.
Questo pomeriggio mi è venuto il ghiribizzo di provare a sostituire questo cavo con un Synergistic Research Tricon, giusto per vedere che effetto facesse, in considerazione che sono più o meno nella stessa fascia di prezzo (700-900 $ negli states, nuovi).
Il risultato è stato drammatico: da un suono che continuo a trovare ogni giorno più bello a quello di un impianto hifi da fiera di alta fedeltà. Il Synergystic fa sparire una marea di microinformazioni, roba da non credere!
E' venuto fuori un suono solo apparentemente più trasparente, in realtà di una povertà imbarazzante confrontato con quello del maledetto pitone ingestibile della Straightwire, privo com'era della gran parte delle microinformazioni ambientali e quindi timbriche e spaziali.
Conclusioni: i cavi suonano ( lo sapevo), il Crescendo suona da Dio ( sapevo anche questo, è sicuramente il miglior prodotto in campo di cablaggi (rapp.Q/P!)che abbia incontrato nella mia vita e, soprattutto, non l'ho mai sentito suonare male in qualsiasi impianto sia stato insertito) ma che cMP2 facesse risaltare tanto le differenze mi ha un po' sorpreso. Mi ero fatto l'idea, evidentemente sbagliata, che un segnale eccellente se ne fregasse un po' di più del cavo in cui passa.
Non è così, ora lo so!