Ho poco da dire: passabile, discretamente divertente, affronta in modo sin troppo diretto (e quasi blasfemo) tematiche inflazionate come l'eterna lotta tra il bene ed il male e l'avvento dell'anticristo nel mondo, inserendo questi elementi in un contesto del tutto eccessivo, come in una sorta di esemplificazione/esorcizzazione/catarsi del destino dell'uomo e del ruolo del libero arbitrio...a tal proposito, lo stesso Keanu Reeves aveva fatto assai meglio in "L'avvocato del Diavolo", film che ricordo sempre con piacere (anche per l'esaltante monologo finale di Al Pacino, paragonabile soltanto ad analoga invettiva dello stesso Pacino in "Scent of a woman", che gli è valso l'Oscar).
Voto finale: 6-
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