Nel 1939 Isaac Asimov ( 19 anni ) scrisse le 3 leggi della robotica:


1 Un robot non può recare danno ad un essere umano e non può permettere che un essere umano riceva danno a causa del suo mancato intervento.

2 Un robot deve obbedire agli ordini degli esseri umani a meno che tali ordini non siano in conflitto con la Prima Legge.

3 Un robot deve proteggere la propria esistenza, a meno che tale protezione non entri in conflitto con la Prima o con la Seconda Legge.

Ne seguirono molti bellissimi racconti alcuni dei quali hanno trovato spazio in un film come “ L’uomo del bicentenario” splendida parabola di un robot che vuole diventare umano.
Tra i 10 e i 19 anni ho letto tutto quello che Asimov ha scritto o meglio avendo lui scritto qualche centinaio di tomi tutto quello che ho trovato in campo letterario, poi il buon dottore è morto di AID, ricevuta la proposta di assistere all'anteprima del film ero proprio curioso di vedere come i racconti fossero stati fusi nel film.

Eccede in product placement, la psicologia dei personaggi è profonda come la vaschetta delle tartarughe che si vincevano all’oratorio mi è piaciuto: azione pura senza pretese di essere un capolavoro; come altri film d’azione.

Certo la cartella stampa vuole farci apparire il regista come una specie di novello Orson Wells gli sceneggiatori come dei geni .

La regia sobria. il giusto mix di effetti speciali uniti ad alcune scene davvero avvicenti fanno si che il tempo passi velocemente e piacevolmente.

Da un punto di vista cinematografico un opera dimenticabile che cita e ricita altri film : dalla "Guerra dei Cloni ( i veicoli che portano i robot nelle case ricordano molto quelli che trasportavano i druidi guerrieri nel film), a Matrix di cui può apparire un preludio per molti versi. A da cui ruba la citazione dei vecchi giochini coin up con i nemici che cascano dall’alto e la sparatutto che cerca di abbatterli.

Il titolo avrebbe dovuto essere un altro perché i racconti del buon dottore non centrano nulla, se non per le leggi e la la totale assenza di amorazzi e scene di sesso che caratterizzava gli scritti di io robot, d’altra parte scriveva in un epoca in cui vedere le calze di una donna era pornografia ed in cui un bacio non poteva durare più di tot secondi pena la censura . ( certo un po di tensione erotica si vive quando lei visita il buon will smith che mostra i suoi poderosi muscoli, ma rispetto alle veline ed altre dolcezze della tv di oggigiorno sono proprio poca cosa).

Coglie molto bene le idee di Asimov sui robot v=/ ( non leggete se non volete rovinarvi il finale) e la loro evoluzione: esseri senzienti che arrivano ad interpretare a modo loro e a piagare secondo la loro logica asettica le leggi della robotica.

Nel film la prima intelligenza artificiale presa da una vera e propria sindrme di Munchausen vuole aiutare a tutti i costi gli umani anche a costo di metterli sotto protezione armata, nei romanzi degli anni 80, il robot diventato demiurgo dell'universo, e padre putativo dell'umanità, rimasto ultimo della sua specie arriva a giustificare le sue azioni a favore della totalità degli esseri umani postulando la legge zero della robotica:

Un robot non può danneggiare l'umanità né, attraverso l'inazione, permettere che l'umanità venga danneggiata.

Appare molto simile all’evoluzione dei robot che viene descritta nel film e che porta al disastro che viene mostrato anche nei provini ( ricominciate pure a leggere)/=



Will smith è simpatico come sempre anche se appare un po’ svogliato


=/( non leggete se non volete rovinarvi il finale)la pantomima con la spalla non leggere se non vuoi perdere una sorpresa cibernetica e che egli odia anche se usa nei momenti di pericolo è resa in maniera dozzinale, le motivazioni che lo portano ad odiare i robot sono un po’ mal espresse ed è mal reso il suo senso di colpa per essere sopravvissuto ad un incidente che avrebbe dovuto ucciderlo ( ricominciate pure a leggere) /=

la tizia che interpreta la dottoressa Calvin è il giusto espressiva e molto calata nella, gli altri attori di contorno delle simpatiche macchiette.

Quello che rattrista, il vero amante di Asimov, è come sia mal descritto il personaggio di Susan Calvin vero mito della psicorobotica e personaggio quasi leggendario nei racconti sui robot e come non venga mai mostrato il conflitto interiore che anima ogni cervello positronico ogni volta che le tre leggi entrano in conflitto e deve fare una scelta non basata unicamente sulla logica.

Se dovessi paragonarla all’altro “block buster “ che ho visto certamente lo preferirei a spider man 2 che ho trovato troppo presuntuoso nella voglia di fare un film di cinema e non solo intrattenere tanto da cadere in tutti i cliche del cinema moderno…

http://movies.yahoo.com/shop?d=hv&cf...id=1808461629: tutto sul film su yahoo america vero sono americanofilo ma tant'è li giro e rigiro quando voglio trovare le cose ( poi con quelli di I! sono un po in lotta )


Giusto per vedere come va la classifica vediamo quali sono i film che hanno fatto più incassi in america :

1.Shrek 2 437
2. Spiderman 2 371
3. The Passion of the Christ 370
4. Harry Potter 3, 249
5. The Day after Tomorrow 186
6. Bourne Supremacy 170,5
7. I Robot 142
8. Troy 133
9. 50 First Dates 121
10. Van Helsing 120