Piccolo censimento: chi utilizza ( e cosa ) nel proprio impianto come tecnica di correzione attiva per l'acustica ambientale, relative esperienze e osservazioni ...

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  1. #11
    Nexthardware Staff L'avatar di CrAzY MoDdEr
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    sicuramente lo inserisci ma non sono sicuro del risultato, poi nessuno spara su nessuno siamo solo realisti .


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  2. #12
    i'm back L'avatar di madman
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    e allora se non sei sicuro, o provi, o è inutile fare supposizioni.... altrimenti si è allo stesso livello di chi sostiene che i sub i hifi non servono o fanno solo danni....

  3. #13
    Nexthardware Staff L'avatar di CrAzY MoDdEr
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    il mio commento non era assolutamente volto a denigrare CMP, era solo un osservazione oggettiva.

    Anche io ho utilizzato un sistema CMP completo per un mesetto ma poi sono ritornato a win 7 per via della maggior flessibilità.


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  4. #14
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    Originariamente inviato da CrAzY MoDdEr
    sicuramente lo inserisci ma non sono sicuro del risultato, poi nessuno spara su nessuno siamo solo realisti .
    Personalmente con cMP faccio crossover su 6 canali.
    Ho un mio amico tedesco che, con un analogo sistema cMP, fa tranquillamente XO e DRC su 6 canali!!!

  5. #15
    gibibyte L'avatar di microfast
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    A parte che è completamente OT la piega che sta prendendo il thread, ecco che ancora una volta si ricade nel "tifo audiofilo".

    Io vedo ( ed uso ) CMP2 ne più ne meno che come altri lettori, ed ora vi spiego perchè ...

    Ovvio quindi che, seppur molto meno duttile di altri player come foobar2000 ( che poco ci manca che faccia pure il caffè ), anche su CMP2 con un'adeguata configurazione hardware del pc su cui lo si esegue, si possa fare come dice Gianluca del crossoveraggio digitale e pure la correzione DRC, ma non è questo il punto.

    E nemmeno Riccardo, seppur apparentemente ( ed in parte realmente ) sembrerebbe aver toppato con la sua affermazione che ha scatenato i CMP2isti, ha detto delle fregnacce.

    Va detto infatti che il successo di CMP2 è in larga parte dovuto al suo minimalismo che attira la numerosa schiera di audiofili puristi come mosche al miele e questo spiega le soluzioni striminzite proposte e ricercate con cpu ATOM, alimentatori regolatori serie e chi piu' ne ha più ne metta, ricadendo rapidamente, a mio modesto avviso, in quelle che io chiamo "fesserie audiofile dotte" cugine prime dell'aria fritta.

    Infatti se invece dell'ATOM ci metto su una CPU più robusta, magari sotto WIN7 invece dell'XP tagliuzzato ed a maggior ragione se poi ci aggiungo in mezzo pesanti elaborazioni come filtri e convoluzioni, ovvio che la magia purista-minimalista va a farsi friggere con buona pace di chi ha ideato CMP2 ...

    Per altri già solo il fatto che venga forzato un upsampling ( evitabile solo cambiando ogni volta a mano il rate nel setup di CMP2 , rendendo il tutto dannatamente scomodo ) potrebbe essere una pecca grande come una casa ed infatti questi non consigliano CMP2 ( altra fesseria audiofila dotta ).

    Per me, già lo sapete, tutte queste sono proprio "fesserie audiofile dotte" belle buone che a quanto pare sono necessarie come l'aria per un audiofilo che possa fregiarsi onorevolmente del marchio "doc".

    Io so solo che la resa di tutti i player audio settati come si deve a parità di condizioni è praticamente identica, mentre la differenza, enorme, la fa proprio la correzione e qui il buon senso ( che non c'è più ), consiglierebbe di impegnare seriamente proprio in questo contesto le proprie risorse ed energie.

    Detto questo, pur non comprendendo tutte queste inutilità, ribadisco che non mi da alcun fastidio, che ci siano schiere di audiofili devoti a perdere il loro tempo in questo divertente hobby: continuate pure

    Nemmeno penso mi si possa negare la speranza che prima o poi a qualcuno leggendo quanto scrivo gli si possa accendere nella sua mente la luce dell'ispirazione e gli venga voglia di provare qualcosa di differente e di più "produttivo", in nome del buon ascolto, quello vero ...

    Saluti
    Marco
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  6. #16
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    nel caso specificato da te marco non si h apiù un sistema cpm2 ma un sistema normale che usa il player.


    Comunque chiedo scusa per eventuali castronerie .

    Per rientrare in Topic segnalo questa interessante pagina:

    DRC: Digital Room Correction


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  7. #17
    gibibyte L'avatar di microfast
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    Originariamente inviato da CrAzY MoDdEr
    nel caso specificato da te marco non si h apiù un sistema cpm2 ma un sistema normale che usa il player.


    Comunque chiedo scusa per eventuali castronerie .

    Per rientrare in Topic segnalo questa interessante pagina:

    DRC: Digital Room Correction
    Infatti e proprio qui sta il punto ...

    Se ammettiamo, come è poi nella realtà dei fatti, giratela come volete, che nella pratica una correzione DRC è un toccasana per la stragrande maggioranza delle situazioni, vien da chiedersi a chi possa servire un sistema CMP2 devoto al minimalismo spinto ...

    Forse a chi ascolta solo in cuffia?

    Saluti
    Marco

    Ps. Mi viene voglia di aprire un altro thread: consideri e su quali basi il tuo ambiente adibito all'ascolto talmente perfetto da non necessitare e ritenere quantomeno utile l'utilizzo di una correzione attiva?

    Un altro thread che mi piacerebbe tanto aprire sarebbe dedicato ai devoti del "club dello 0,1 dB.": se è vero che si sente una variazione così minuta e la si rincorre con accessori, cavi e settaggi fini e sopraffini, perchè mai si dovrebbero accettare senza nemmeno sapere dove e come dei saliscendi di manciate di dB.?
    Ultima modifica di microfast : 05-12-2011 a 13:07
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  8. #18
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    Potremmo aprirne un centinaio di discussioni....




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  9. #19

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    Non ho un sistema di correzione digitale e non so se in futuro ne avrò uno.

    Primo: perchè non lo vedo così semplice da mettere a punto.

    Secondo: perchè credo che la correzione vada fatta solo a valle di una messa a punto del sistema senza correzione, che anch'essa non è cosa semplice e di rapida attuazione.

    Terzo: perchè penso che se in un ambiente c'è un buco, diciamo a 60 hz, dovuto a cancellazioni varie, e per riempirlo, il sistema mi va ad attenuare tutto il resto, non mi sembra una approccio corretto.

    Quarto: io la farei, ma credo che andrebbe fatta da chi ha approfondito molto la questione, da persone che sanno dove mettere le mani ed andare ad intervenire sulla base dell'esperienza fatta ne primi 3 punti descritti.


    Una cosa che mi affascina parecchio, che darebbe ottimi risultati a livello di dinamica globale dell'impianto, prima della correzione ambientale, è la possibilità di filtrare elettronicamente il segnale da mandare ai finali, in modo da eliminare i crossover passivi dai diffusori. Ma anche questa è una cosa non facile, oltre a richiedere un finale per ogni altoparlante (multiamplificazione attiva).

    Comunque il tutto resta un argomento molto interessante, sicuramente da approfondire e magari attuare, sempre tempo permettendo.


    P.S. Ho provato a riempire un buco nel mio ambiente sui 40-50hz, spostando il sub in tutti i punti della stanza, senza poterci riuscire. Ovviamente spostando anche il punto di ascolto si riesce a fare qualcosa, ma il miglior compromesso tra quello che perdevo e quello che guadagnavo è stato quello di perdere qualcosa nei dintorni di quelle frequenze. Un sistema di correzione mi andrebbe o ad aumentare solo quelle frequenze (portando facilmente i woofer a fondocosrsa) o ad attenuare tutto il resto.

  10. #20
    gibibyte L'avatar di microfast
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    Innanzi tutto grazie per partecipare a questo mini sondaggio

    Originariamente inviato da roby2k
    Non ho un sistema di correzione digitale e non so se in futuro ne avrò uno.
    Ben sapendo quello che potresti ottenere, mi spiacerebbe davvero se fosse così ...

    Primo: perchè non lo vedo così semplice da mettere a punto.
    Qui devo darti ragione, non è impossibile, ma assolutamente non è un giochetto riuscirci con risultati validi.
    Anche costruirsi le casse od un DAC non è per tutti, per questo oltre al fai da te esistono anche soluzioni commerciali belle e pronte con tutto il supporto e l'assistenza necessaria ...

    Secondo: perchè credo che la correzione vada fatta solo a valle di una messa a punto del sistema senza correzione, che anch'essa non è cosa semplice e di rapida attuazione.
    La correzione attiva è un tuning come gli altri, solo che ti porta a miglioramenti semplicemente enormi, visto che i problemi di acustica ambientali a differenza di altre problematiche tanto in voga ma a cui non varrebbe la pena perderci del tempo, sono spesso molto gravi e devastanti sulla resa effettiva di un impianto ...


    Terzo: perchè penso che se in un ambiente c'è un buco, diciamo a 60 hz, dovuto a cancellazioni varie, e per riempirlo, il sistema mi va ad attenuare tutto il resto, non mi sembra una approccio corretto.
    Ci sono varie tecniche per uscire da questi problemi: il più semplice se possibile uscire dalla zona di cancellazione spostando i diffusori e/o il punto di ascolto, oppure, come ho fatto io aggiungere un'emissione ulteriore a quella frequenza dove non ci sono cancellazioni; difficile da gestire ed amalgamare ma non con un correttore digitale come DRC ...

    Quarto: io la farei, ma credo che andrebbe fatta da chi ha approfondito molto la questione, da persone che sanno dove mettere le mani ed andare ad intervenire sulla base dell'esperienza fatta ne primi 3 punti descritti.
    Vedi la mia risposta al punto uno: c'e' chi puo' farlo per te alla perfezione ...

    Una cosa che mi affascina parecchio, che darebbe ottimi risultati a livello di dinamica globale dell'impianto, prima della correzione ambientale, è la possibilità di filtrare elettronicamente il segnale da mandare ai finali, in modo da eliminare i crossover passivi dai diffusori. Ma anche questa è una cosa non facile, oltre a richiedere un finale per ogni altoparlante (multiamplificazione attiva).
    Anche questo utilizzando tecniche di correzione digitale unite ad un crossover digitale è un giochetto da ottenere ( per chi sa farlo ovviamante; parlo di professionisti ... ).


    Comunque il tutto resta un argomento molto interessante, sicuramente da approfondire e magari attuare, sempre tempo permettendo.
    Su questo non ci piove: questa è la nuova frontiera, non windows tagliuzzato, l'atom downcloccato, lo stadio di uscita pasticciato, l'alimentazione a batteria, il clock atomico o la ricerca del jitter sotto il pico secondo ...

    P.S. Ho provato a riempire un buco nel mio ambiente sui 40-50hz, spostando il sub in tutti i punti della stanza, senza poterci riuscire. Ovviamente spostando anche il punto di ascolto si riesce a fare qualcosa, ma il miglior compromesso tra quello che perdevo e quello che guadagnavo è stato quello di perdere qualcosa nei dintorni di quelle frequenze. Un sistema di correzione mi andrebbe o ad aumentare solo quelle frequenze (portando facilmente i woofer a fondocosrsa) o ad attenuare tutto il resto.
    Come ti ho gia' scritto io l'ho risolto del tutto con tre unità, ovviamente perfettamente amalgamate tra di loro ed a loro volta amalgamate con il resto dei diffusori ed il tutto all'ambiente.

    Sfido qualcuno a farlo in altro modo ...

    Saluti
    Marco
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