isolatore/condizionatore di rete do it yourself

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  1. #1
    kibibyte L'avatar di lucadita
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    Predefinito isolatore/condizionatore di rete do it yourself

    Ciao a tutti,
    mi chiedevo se conoscete qualche buon progetto di isolatore/condizionatore di rete per filtrare il maggior numero di possibile di schifezze che entrano dalla rete elettrica.



    Magari si potrebbe analizzare insieme l'accrocchio e capirne limiti e pregi... e ovviamente realizzarlo.

    Insomma, partendo da cosa vogliamo filtrare/pulire , mi piacerebbe arrivare alla costruzione di un accrocchio.


    Non fate i timidi e tirate fuori i progetti dai cassetti!

  2. #2
    kibibyte L'avatar di lucadita
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    ho trovato questo di Jim Hagerman
    http://www.hagtech.com/pdf/conditioner.pdf
    devo ancora leggere bene il doc e capire cosa filtra e come lo fa.

  3. #3
    nibble
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    Molto interessante!
    L'importante sarebbe però riuscire a creare qualcosa che ne risenta il messaggio sonoro..... Vedi ad esempio un basso più esile o minor dinamica.
    A fronte di tutto ciò.... Ma metter su un rigeneratore?(sulla falsa riga di quelli fatti da psaudio)
    Sarebbe fattibile?

  4. #4
    kibibyte L'avatar di lucadita
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    Originariamente inviato da mordo
    Molto interessante!
    L'importante sarebbe però riuscire a creare qualcosa che ne risenta il messaggio sonoro..... Vedi ad esempio un basso più esile o minor dinamica.
    A fronte di tutto ciò.... Ma metter su un rigeneratore?(sulla falsa riga di quelli fatti da psaudio)
    Sarebbe fattibile?
    Non ho mai visto un rigeneratore di rete e non ho la piu' pallida idea di come funzioni... evevo letto da qualche parte di dispositivi che trasformano in DC e poi con un inverter "ottimizzato" ricostruiscono la sinusoide, ma non ho mai approfondito e non so neanche se questi sono dei "rigeneratori".

    Diciamo che per sapere cosa fare bisognerebbe capire quali sono i problemi sulla linea elettrica e soprattutto quali sono i problemi di cui soffre la propria linea elettrica :-)

    Ad esempio
    immagino fluttuazioni dei "valori massimi/minimi), quindi i 230 magari sono 240 o magari sono 210 in diversi momenti della giornata
    immagino che qualunque apparecchio non ben filtrato possa sparare di tutto e di piu' e probabilmente anche le normative vigenti in termini di emissioni verso la linea non sono adatte all'audio...
    quindi ci saranno disturbi a bassa freq e disturbi ad alta freq... (tempo fa misurando con l'oscilloscopio il ripple residuo di un LT3080 che avevo costruito avevo visto di tutto e di piu' accendendo della lampade a led e dei neon...).
    insomma, ci sarebbe da sviscerare bene il problema...

    come sarebbe da sviscerare bene il problema causa effetto: cosa influenza la riproduzione dei bassi? cosa la dinamica? (giusto per prendere i due esempi citati da te)

    e tra l'altro come qualunque cosa che esiste nel nostro pazzo mondo audiofilo, bisognerebbe riuscire a distinguere i dispositivi e i rimedi che funzionano da quelli alimentati ad olio di serpente...
    Ultima modifica di lucadita : 28-03-2015 a 09:34

  5. #5
    mebibyte
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    Alcuni amici usano con "riferita grande soddisfazione" degli UPS per uso medicale...tipo da sala operatoria....io mi metterei anche in caccia..non fosse per il fatto che è il tipico "Accrocchio da stanzino"..da collegare all'impianto con un bel buco nel muro..cosa che mi è impossibile...
    Gianni...

  6. #6
    nibble
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    Originariamente inviato da lucadita
    Non ho mai visto un rigeneratore di rete e non ho la piu' pallida idea di come funzioni... evevo letto da qualche parte di dispositivi che trasformano in DC e poi con un inverter "ottimizzato" ricostruiscono la sinusoide, ma non ho mai approfondito e non so neanche se questi sono dei "rigeneratori".

    Diciamo che per sapere cosa fare bisognerebbe capire quali sono i problemi sulla linea elettrica e soprattutto quali sono i problemi di cui soffre la propria linea elettrica :-)

    Ad esempio
    immagino fluttuazioni dei "valori massimi/minimi), quindi i 230 magari sono 240 o magari sono 210 in diversi momenti della giornata
    immagino che qualunque apparecchio non ben filtrato possa sparare di tutto e di piu' e probabilmente anche le normative vigenti in termini di emissioni verso la linea non sono adatte all'audio...
    quindi ci saranno disturbi a bassa freq e disturbi ad alta freq... (tempo fa misurando con l'oscilloscopio il ripple residuo di un LT3080 che avevo costruito avevo visto di tutto e di piu' accendendo della lampade a led e dei neon...).
    insomma, ci sarebbe da sviscerare bene il problema...

    come sarebbe da sviscerare bene il problema causa effetto: cosa influenza la riproduzione dei bassi? cosa la dinamica? (giusto per prendere i due esempi citati da te)

    e tra l'altro come qualunque cosa che esiste nel nostro pazzo mondo audiofilo, bisognerebbe riuscire a distinguere i dispositivi e i rimedi che funzionano da quelli alimentati ad olio di serpente...
    Ti dico la verità Luca...... purtroppo, se si entra sul tecnico, la mia ignoranza la si può veramente toccare con mano.
    L'unica cosa che so é che l'utilizzo di un condizionatore può essere migliorativo o insignificante.... Tutto dipende dalla propria corrente che ci arriva in casa; ed ognuno "ha una storia a se".
    Ti parlavo del rigeneratore perché la vedevo una soluzione interessante per portare corrente pulita per le nostre elettroniche; mi é capitato di sentirne uno in azione una volta ed ho avuto una buona impressione.
    Se poi sia fattibile o meno non so.
    Non nego però che la curiosità di provare un isolatore/condizionatore nel proprio impianto c'è

  7. #7
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da lucadita
    ho trovato questo di Jim Hagerman
    http://www.hagtech.com/pdf/conditioner.pdf
    devo ancora leggere bene il doc e capire cosa filtra e come lo fa.
    Occhio, quello è un filto.

    Per isolatore si intende normalmente un autotrasformatore, cioè un trasformatore con un primario a 240 ed un solo secondario, sempre a 240V, così che la linea risulti effettivamente separata (tranne che per la terra, stanti le norme e per motivi di sicurezza, ma alcuni non la collegano sul lato 'pulito', se ci alimenti SOLO un apparecchio con spina a 2 poli non è un problema).

    Qui ce n'è uno, vedo di recuperarne qualche altro..

    Quello che hai postato si realizza in modo molto semplice con filtri che gli antennisti usano ovunque, spendi sicuramente più di case, IEEC e switch che non dei filtri, costano una cantata, ma fanno lo stesso uso di una IECC filtrata e/o di una ciabatta filtrata (da evitare in quanto ciabatta, a mio avviso).

    Li avevo realizzati per metterli dietro ai finali (dato che un isolatore li è assolutamente sconsigliato) ma anche loro riducono sensibilmente la dinamica ed i bassi, certo di contro rendono un suono che appare più pulito, ma...

    Sulle sorgenti è certamente meglio un isolatore.

    So che qualcuno sorriderà, ma a mio avviso sono FONDAMENTALI i cavi, io ho realizzato questi ma con cavo di 2,5 mm di sezione, non 1,5 e ne sono super soddisfatto. Quelli a 1,5 mm li ho li, se qualcuno è interessato li vendo al costo del materiale.
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
    — E. F. Schumacher (mis-attributed to A. Einstein)
    ________________________________________________________________________________
    Autore della patch R2 per Squeezelite e del plugin C-3PO. note libere
    Logitech media Server 7.9 > miniPc + squeezelite-R2 / SB+ > "Lu Scalmentu" NOS R2R DAC by TubeOne/ AudioResearch DAC 1-20 >
    Klimo Merlino Gold TPS > DIS Interconnect > Kent Gold > Reference > Monitor Audio Studio 20 SE

  8. #8
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da giannicimbalo
    Alcuni amici usano con "riferita grande soddisfazione" degli UPS per uso medicale...tipo da sala operatoria....io mi metterei anche in caccia..non fosse per il fatto che è il tipico "Accrocchio da stanzino"..da collegare all'impianto con un bel buco nel muro..cosa che mi è impossibile...
    In generale le apparecchiature ad uso elettromedicale costano ma sono OTTIME rispetto alle corrispondenti consumer, quindi un UPS elettromedicale è certamente meglio di un UPS da discount informatico, ma qualsiaisi UPS ha un inverter, la forma d'onda che produce non è certo delle più pulite, perfetto per proteggere un PC da un crash, non indicatissimo - a mio avviso - ad uso audio.

    Io partirei dai problemi che ci si prefigge di risolvere e quindi dalle possibili soluzioni, consapevoli che insieme ai benefici ci sono sempre anche effetti collaterali.

    1. Autosuffcienza energetica -> Gruppo elettrogeno (per fanatici o abitanti in un rifugio a 4000m).
    2. Protezione dai Black Out per breve tempo e bassa potenza -> UPS chiunque ha un ufficio lo sa).
    3. Protezione da fulmini, spikes e disturbi in HF -> Filtro (Vitale, per evitare di veder andare in fumo il propio amato impianto).
    4. Isolamento galvanico dalla rete -> Isolatore, autotrasformatore (come sopra, ma più efficace).
    5. Stabilizzazione del voltaggio -> Stabilizzatore di rete (necessario? utile?)

    Quanto sopra, a mio avviso, DOPO aver messo in sicurezza (sia per noi che per l'immunità da disturbi) l'impianto elettrico di casa con accorgimenti INDISPENSABILI necessariamente a cura di professionisti:

    a. Messa a norma ad evitare dispersioni e correnti parassite.
    b. Ottimizzazione della messa a terra.
    c. Linea (o linee) dedicata all'impianto audio a partire direttamente dal contatore o almeno dalla scatola di derivazione principale, di sezione GENEROSA!!!

    d. Verifica dell'integrità e buona qualità del cablaggio, tacche su un solid core, trefori spezzati e giunzioni aumentano di molto il comportamento del cavo come antenna per disturbi RF.

    e. Evitare ciabatte e collegamenti volanti. Ove possibile usare prese a muro derivate direttamente dalla linea primaria, ove non possibile usare sempre cavo (e connettori) sovradimensionati evitando di mettere diverse giunzioni in cascata. assolutamente da evitare triple o simili.

    Un ottimo compromesso è quello di realizzare una 'ciabatta' di derivazione con una scatola da cantiere, possibilmente evitando presa e spina ma collegandosi direttamente alla linea principale con una singola derivazione ed avendo l'accortezza di usare SEMPRE cavo di buona qualità a sezione generosa. Questa è a 2 posizioni, ma se ne possono realizzare fino a 16...

    L'argomento è molto interessante e, come ho già detto, nella mia esperienza secondo solo alla correzione acustica ambientale in termini di resa' sonora.
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
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  9. #9
    kibibyte L'avatar di lucadita
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Occhio, quello è un filto.
    si me ne sono accorto.

    Originariamente inviato da marcoc1712

    Li avevo realizzati per metterli dietro ai finali (dato che un isolatore li è assolutamente sconsigliato) ma anche loro riducono sensibilmente la dinamica ed i bassi, certo di contro rendono un suono che appare più pulito, ma...

    Sulle sorgenti è certamente meglio un isolatore.
    posso cheiederti perche' sui finali un isolatore e' sconsigliato? (adesso comunque vedo di documentarmi perche' non ne son nulla)


    Originariamente inviato da marcoc1712

    So che qualcuno sorriderà, ma a mio avviso sono FONDAMENTALI i cavi, io ho realizzato questi ma con cavo di 2,5 mm di sezione, non 1,5 e ne sono super soddisfatto. Quelli a 1,5 mm li ho li, se qualcuno è interessato li vendo al costo del materiale.
    [/QUOTE]
    ho sempre riso al discorso dei cavi di alimentazione in un impianto senza isolatore/condizionatore/filtro... anche se comunque forse la geometria dell'intreccio puo' in qualche modo realizzare una sorta di "filtro passa o taglia qualche cosa" a seconda delle C e delle L in gioco...
    Con un corrente "pulita" penso che abbiano un senso in caso di ambiente particolarmente disturbato dal punto di vista RFI.
    Comunque e' un campo che non ho mai approfondito e queste considerazioni qui sopra sono solo dettate da "sragionamenti" piuttosto semplici e superficiali... chissa'... anche qui ci sarebbe da scavare...

    Grazie per il link Marco, adesso vado a leggermelo.

  10. #10
    kibibyte L'avatar di lucadita
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    Originariamente inviato da marcoc1712

    Io partirei dai problemi che ci si prefigge di risolvere e quindi dalle possibili soluzioni, consapevoli che insieme ai benefici ci sono sempre anche effetti collaterali.

    1. Autosuffcienza energetica -> Gruppo elettrogeno (per fanatici o abitanti in un rifugio a 4000m).
    2. Protezione dai Black Out per breve tempo e bassa potenza -> UPS chiunque ha un ufficio lo sa).
    3. Protezione da fulmini, spikes e disturbi in HF -> Filtro (Vitale, per evitare di veder andare in fumo il propio amato impianto).
    4. Isolamento galvanico dalla rete -> Isolatore, autotrasformatore (come sopra, ma più efficace).
    5. Stabilizzazione del voltaggio -> Stabilizzatore di rete (necessario? utile?)

    Quanto sopra, a mio avviso, DOPO aver messo in sicurezza (sia per noi che per l'immunità da disturbi) l'impianto elettrico di casa con accorgimenti INDISPENSABILI necessariamente a cura di professionisti:

    a. Messa a norma ad evitare dispersioni e correnti parassite.
    b. Ottimizzazione della messa a terra.
    c. Linea (o linee) dedicata all'impianto audio a partire direttamente dal contatore o almeno dalla scatola di derivazione principale, di sezione GENEROSA!!!

    d. Verifica dell'integrità e buona qualità del cablaggio, tacche su un solid core, trefori spezzati e giunzioni aumentano di molto il comportamento del cavo come antenna per disturbi RF.

    e. Evitare ciabatte e collegamenti volanti. Ove possibile usare prese a muro derivate direttamente dalla linea primaria, ove non possibile usare sempre cavo (e connettori) sovradimensionati evitando di mettere diverse giunzioni in cascata. assolutamente da evitare triple o simili.

    Un ottimo compromesso è quello di realizzare una 'ciabatta' di derivazione con una scatola da cantiere, possibilmente evitando presa e spina ma collegandosi direttamente alla linea principale con una singola derivazione ed avendo l'accortezza di usare SEMPRE cavo di buona qualità a sezione generosa. Questa è a 2 posizioni, ma se ne possono realizzare fino a 16...

    L'argomento è molto interessante e, come ho già detto, nella mia esperienza secondo solo alla correzione acustica ambientale in termini di resa' sonora.
    Grazie Marco, ottimi spunti di riflessione...

    si, mi piacerebbe approfondire il discorso perche' sarebbe veramente interessante capire "causa ed effetto" sul suono... e sarebbe anche interessante capire le controindicazioni...

    dovremmo stilare un bel bugiardino:
    • un bell'elenco dei disturbi da curare
    • la posologia
    • seguita quindi dagli effetti collaterali

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