In ambienti caratterizzati dalla presenza di più di un PC, una delle esigenze primarie degli utenti è sempre stata quella di metterli in comunicazione tra loro affinché questi possano scambiare dati e, di conseguenza, condividere le risorse più disparate.

Sin dagli albori dell'informatica il metodo più utilizzato per raggiungere tale scopo è stato quello di collegarli fisicamente tramite un cavo di connessione realizzando le varie tipologie di reti LAN, che nel corso degli anni si sono talmente evolute da raggiungere gradi di efficienza e velocità assolutamente impensabili.

Realizzare oggi una LAN collegando due o più dispositivi dotati di porta Ethernet è diventata un'operazione alla portata di chiunque abbia un minimo di cognizioni informatiche e dimestichezza con i relativi necessari componenti.

Tuttavia, trattandosi di una tecnologia che prevede il collegamento fisico tra due o più postazioni tramite cavo, non sempre risulta di facile realizzazione, in particolar modo in ambienti che non sono stati progettati prevedendo tali necessità.

A complicare le cose c'è anche il fatto che le reti informatiche non possono utilizzare le stesse "tracce e guaine" impiegate dall'impianto elettrico, sia per un discorso normativo riguardante la sicurezza sia per le inevitabili interferenze che i due impianti si procurerebbero a vicenda.

In virtù di quanto esposto ne consegue che, quasi sempre, realizzare una LAN in un ambiente, sia esso una casa o un ufficio, che non sia stato progettato per accoglierla, è un'operazione difficilmente realizzabile a meno di utilizzare delle inestetiche canalizzazioni esterne.

Fortunatamente, anche se con un po' di ritardo rispetto a quelle cablate, sono nate le reti Wi-Fi, o reti senza fili, che permettevano di utilizzare le onde radio per il trasporto dei dati sfruttando quindi l'etere in luogo dei cavi per collegare due o più dispositivi posti a distanza tra loro.

Come le reti cablate, anche quelle Wi-Fi hanno subito nel corso degli anni una tale evoluzione da raggiungere prestazioni simili a quelle fisiche per la stragrande maggioranza degli utilizzi tipici dell'utenza media.

Attualmente, grazie alla diffusione di router wireless sempre più veloci, tutti noi ci siamo abituati ad usare computer, console, smartphone e tablet attraverso una connessione Internet senza fili.

Purtroppo, però, anche il Wi-Fi ha i suoi limiti poiché, nonostante la portata dei moderni dispositivi abbia raggiunto distanze tali da coprire con grande tranquillità la superficie della stragrande maggioranza delle case, le cose iniziano a complicarsi quando siamo in presenza di ostacoli alla corretta diffusione delle onde radio o di interferenze.

Quando un'onda radio trova un ostacolo, una parte della sua energia viene assorbita, una parte continua a propagarsi in modo attenuato (in base a frequenza e distanza) e una parte può eventualmente venire riflessa.

Inoltre, durante la collisione con un ostacolo, il valore dell'attenuazione dipende fortemente dal materiale che compone lo stesso.

Generalmente gli ostacoli metallici provocano un forte riflesso, mentre l'acqua assorbe il segnale.


Tipo di barriera
Potenziale di interferenza
Legno
Basso
Materiale sintetico
Basso
Vetro
Basso
Acqua
Medio
Mattoni
Medio
Marmo
Medio
Intonaco
Alto
Cemento
Alto
Vetro antiproiettile
Alto
Metallo
Molto alto


Risulta chiaro, quindi, che la presenza di uno o più muri portanti o di solai in cemento armato che si interpongono tra la fonte (router wireless) ed un qualsiasi apparecchio ricevente (notebook, tablet e smartphone) posto in una stanza o addirittura su un piano diverso, tende ad attenuare parecchio il segnale Wi-Fi.

L'attenuazione è maggiore sulla banda da 5GHz che è quella utilizzata dagli standard più veloci come il recente 802.11ac, di conseguenza risulta abbastanza normale assistere ad un livellamento fra le prestazioni offerte dalle due bande in corrispondenza dei punti più distanti dalla fonte.

Ma nella più sfortunata delle ipotesi in cui non riusciamo a raggiungere un punto della nostra casa oltre che con la normale rete cablata, neanche con il Wi-Fi, esistono comunque alcuni dispositivi che possono venire in nostro aiuto.

Se vogliamo estendere la nostra rete Wi-Fi, la migliore soluzione che possiamo adottare è l'installazione di un range extender, mentre nel caso volessimo estendere la rete cablata possiamo utilizzare i moderni Powerline, in grado di sfruttare la normale rete elettrica per la trasmissione dei dati.

In questo focus andremo ad analizzare due prodotti adatti a tali scopi, e per la precisione i nuovi range extender WLX-5100 ed il Powerline LN-555 Wi-Fi Homeplug Dual Pack, entrambi prodotti dall'olandese Sitecom.

Buona lettura!