5. Conclusioni
Come accennato in prima pagina, il Clique R100 di ASUS è un prodotto inconsueto, oseremo dire unico nel suo genere.
Si tratta, infatti, di un dispositivo di streaming audio wireless basato sullo standard 802.11n caratterizzato da un design sobrio e minimale, materiali di ottima qualità ed una circuiteria di prim'ordine.
Il segnale audio è processato da un convertitore Digitale-Analogico (DAC) Texas Instrument PCM5101A che riesce a fornire un flusso in uscita di alta qualità (192 kHz/24 bit) con un rapporto segnale/rumore di 106dB.
La copertura è eccezionale, con una distanza di utilizzo di oltre 80 metri garantita dal chip Qualcomm Atheros AR5B95 e le due antenne dipolo dual-band.
Il tutto è basato sulla piattaforma AllPlay, ideata e sviluppata da Qualcomm, che utilizza un'app (Allplay Jukebox) per interfacciarsi con i dispositivi compatibili.
Nonostante la suddetta applicazione sia ben fatta, si è però vincolati ad essa e non si avrà la possibilità di usufruire del Clique R100 in altri modi, tranne che utilizzando i provider audio certificati (Spotify, Napster, Rhapsody, SomaFM, ecc.).
É inoltre assente il supporto al sistema operativo Windows Phone, che speriamo arriverà al più presto.
Tralasciando queste pecche dovute, più che alla stessa ASUS, alla piattaforma Allplay di Qualcomm, il Clique R100 svolge egregiamente il proprio lavoro di streamer audio, risultando inoltre estremamente compatto ed esteticamente gradevole.
L'unica nota dolente è un prezzo di ben 79,95€, cifra che aumenterà notevolmente qualora vogliate realizzare un sistema Multi-Room (che necessita di un dispositivo per ognuno degli ambienti).
Sarebbe risultata gradita la presenza di una batteria ricaricabile integrata così da non dover ricorrere necessariamente ad una presa di corrente e, soprattutto, sarebbe stato interessante trovare all'interno della confezione un voucher per un periodo di prova dell'indispensabile Spotify Premium.
Nonostante la piattaforma proprietaria di Qualcomm stia prendendo sempre più piede tra i produttori di dispositivi audio, il numero di prodotti compatibili resta comunque basso (parliamo di sole poche decine di device), non sufficienti a garantire la diffusione di una tecnologia che, seppur valida, presenta delle limitazioni rispetto a quella Bluetooth, sicuramente più diffusa e più "aperta".
Quindi perché scegliere un prodotto Allplay?
Beh, i possibili utilizzi sono molteplici, ma si tratta di una piattaforma destinata principalmente a coloro che desiderano realizzare sistemi audio che richiedono una copertura maggiore del segnale (per esempio negozi, uffici, piazze), liberi dagli ingombri dei fili ed in grado di restituire un fronte sonoro di alta qualità e privo di interferenze di sorta.
Voto: 4 Stelle
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Contro
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Si ringrazia ASUS per l'invio del prodotto oggetto del focus odierno
