4K, il punto della situazione 1 


Ultimamente si è parlato molto del 4K e di come cambierà da qui a poco il nostro modo di intendere la TV, lo smartphone e tutto ciò che riguarda i contenuti multimediali.

All'inizio poteva sembrare una tecnologia ancora acerba, di nicchia e lontana dall'essere commercializzata in tempi brevi, specialmente a buon mercato, ma, a giudicare dall'ultimo CES di Las Vegas, il 4K è una realtà più vicina di quanto non si possa ritenere.

Per renderci conto del cambiamento in atto, proviamo a vedere quale è il panorama del 4K oggi e quanto costa attualmente dotarsi di suddetta tecnologia.

Iniziamo dalla situazione che riguarda la TV (o SmartTV che oggi è più di moda) e che per prima ci ha fatto ammirare la risoluzione UHD.

Pochi mesi fa, infatti, sono comparse nelle grandi catene di elettronica le nuove serie di SmartTV Samsung e, per portarsi a casa un gioiellino del genere, si poteva scegliere se vendere un rene o donare il proprio corpo alla scienza.


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Scherzi a parte, per avere in salotto una TV 3D LED 9000 Series 55" 4K si dovevano sborsare quasi 5000 euro, mentre oggi per lo stesso modello ne sono sufficienti 3500 che rappresentano, tuttavia, ancora una bella mazzata per le nostre tasche.

Ma se andiamo a fare una ricerca approfondita, mettendo da parte i marchi più blasonati, possiamo facilmente constatare che la Hisense offre un TV Led 3D 58" UHD 600Hz a circa 1700 euro.

Se parliamo di Hisense, non  abbiamo tirato in ballo una marca scadente che fa uso di pannelli e componenti di scarsa qualità, ma del quinto produttore di tecnologia al mondo, preceduto solo dalle più grandi Samsung, LG, Sony e Panasonic.


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Hisense ha un progetto molto ambizioso e punta ad arrivare prima in questa speciale classifica, da qui a 5 anni.

Ma il 4K non è solo TV, oggi questa sigla si associa perfettamente alla definizione di smartphone, come testimonia il Samsung Galaxy Note 3.

Questo phablet, in commercio da qualche mese, ha la capacità di catturare video 4K a 30fps, framerate doppio della GoPro.


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Il Note 3 è equipaggiato con un Quad Core da 2,3GHz, un display Full HD SuperAMOLED da 5,7" ed una fotocamera da 13 Mpx.

Il Note 3 è reperibile sul mercato anche a meno di 500 euro con garanzia Europa e la qualità del 4K registrato da questo dispositivo è veramente alta, relativamente parlando.

Per spiegare meglio il concetto, ecco un video girato dal celebre Philip Bloom con un Galaxy Note 3 in condizione di scarsa luce: consigliamo di godervelo a 1080p o al massimo 1440p a seconda della vostra configurazione.

Utilizzando la risoluzione massima potreste infatti avere dei problemi in riproduzione vista la pesantezza del filmato ma, anche a 1080p, si può notare la qualità delle immagini riprese da un "telefono", che potrebbero essere utilizzate in TV senza destare troppi sospetti.



Il Note 3 è l'ottimo compromesso per una soluzione "all in one", anche se, da qui a qualche mese, avremo tra le mani il Note 4 che, a giudicare dall'evoluzione tecnologica, non ci stupirebbe se potesse girare il 4K a 60fps (niente è impossibile a questo punto).


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Ad una soluzione budget dedicata alle sole riprese video, invece, ci ha pensato Sony, con la HandyCam FDR-AX100.

Ne abbiamo già parlato qualche giorno fa, ma merita di essere nuovamente menzionata per il prezzo e per la qualità che mette in campo.

La Sony FDR-AX100 è una portatile compatta che cattura filmati fino a 30fps con una risoluzione di 3840x2160 Quad HD.

Sony l'ha presentata in occasione del CES 2014, che si è concluso qualche giorno fa, e la notizia buona è che questa HandyCam dovrebbe costare circa 2000 dollari.

Vi proponiamo un test video di questo gioiellino da vedere con le stesse accortezze usate per il test video del Note 3.



La Sony FDR-AX100 non è l'unica soluzione a nostra disposizione: Canon e Panasonic infatti offrono alternative nei settori pro e semi-pro che rispondono al nome di EOS 1D-C e GH4.

La EOS 1D-C non è economica, è la capostipite di una nuova generazione di fotovideocamere alto di gamma ed il suo costo si aggira, solo corpo, intorno ai 10.000 euro quindi parliamo di un prodotto "broadcast" come testimonia il test condotto dall'EBU (European Broadcasting Union) che reputa questa macchina la prima reflex LS in grado di girare immagini adatte a questo tipo di produzioni.


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Il prodotto di Panasonic, che verrà presentato il 7 Febbraio, è invece destinato alla fascia prosumer e risponde al nome di G4K.

Al CES 2014 ne abbiamo avuto una piccola anteprima, non sono ancora state divulgate notizie ufficiali per il momento ma sappiamo ciò che è sufficiente sapere e cioè che girerà video 4K e che il costo sarà inferiore alla barriera psicologica dei 2.000 dollari.

Per questo tipo di apparecchiature consigliamo di dare uno sguardo alle velocissime memorie di recente introdotte sul mercato.


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Sul fronte delle Compact Flash possiamo segnalarvi la linea Extreme Pro di Sandisk in tagli da 16 a 256GB, in grado di offrire punte massime di velocità in lettura e scrittura pari a, rispettivamente, 160 MB/s e 150 MB/s.


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Volendo veramente esagerare, poi, in termini di prestazioni, Sandisk commercializza anche la Extreme Pro CFast 2.0 da 120GB che, con una velocità di lettura fino a 450 MB/s (3000X) e una velocità di scrittura che raggiunge i 350 MB/s (2333X), è la scheda in assoluto più veloce al mondo, consentendo una rapidità di scatto doppia rispetto alle più veloci soluzioni concorrenti presenti sul mercato.


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Per quanto concerne le Secure Digital, invece, vale la pena menzionare le recentissime Kingston SDHC/SDXC UHS-I U3, disponibili con capacità da 16 a 64GB ed in grado di restituire 90 MB/s in lettura e 80 MB/s in scrittura.

Chi comprerà una di queste macchine e avrà necessità di fare dei montaggi dovrà, gioco forza, aggiornare la propria workstation per poter lavorare al meglio il video a risoluzione 4K.

Chi fa del montaggio video il proprio lavoro sicuramente sceglierà una scheda video tipo NVIDIA Quadro di ultima generazione o AMD FirePro commercializzata da SAPPHIRE.

Ma se non si hanno a disposizione "mila" euro da spendere, si può ripiegare su una "normale" scheda top di gamma di AMD o NVIDIA che riesce a sopportare la mole di lavoro necessaria.

Ovviamente però un PC non è composto solo da una "scheda video", ma ha bisogno di altri componenti all'altezza della situazione.

A tal proposito, AMD ha appena presentato le nuove APU A-Series 2014, con alte prestazioni in ambito di riproduzione e post-produzione di contenuti Ultra HD ad un prezzo veramente abbordabile.

Va da sé che una workstation grafica si affida generalmente ad un altro tipo processori, anche in configurazione dual processor, come gli Intel Xeon di ultima generazione.

 

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Oltre alla mera potenza di calcolo, l'altro ambito "doloroso" se si considera il 4K è quello relativo alle memorie di massa: velocità in scrittura e lettura e, naturalmente, capacità.

Pertanto è consigliabile l'utilizzo, sempre parlando della nostra postazione fissa, di uno o più SSD di ultima generazione.

Una buona unità SSD richiede una spesa di qualche centinaio di euro: è il caso del nuovo OCZ Vector 150 o del collaudato e velocissimo Samsung 840 Pro, memorie solide performanti dal costo di circa 220 Euro.


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Asus ci viene in aiuto invece in fatto di monitor, avendo presentato a Las Vegas il display 4K "economico" PB287Q.

Con un costo di "soli" 799 dollari, questo monitor da 28" lavora a una risoluzione massima di 3840x2160 pixel con un tempo di risposta di 1ms e una luminosità di 350cd/m2.


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Questo è uno sguardo al 4K "commerciale", quello dei c.d. "comuni mortali", ma se si avesse a disposizione un grosso budget, da vero "professionista"?

RED è il primo nome che ci viene in mente, ma anche SONY, soprattutto con le ultime F5 ed F55 (per le quali vi rimandiamo agli ottimi articoli di Filippo Chiesa, filmmaker che si batte per la causa del 4K da molto tempo, dovendo vincere le non poche resistenze dei suoi stessi colleghi), che promette battaglia in un settore in rapidissima espansione.

Una RED Epic Dragon, tanto per dare un'idea molto generale, riesce a catturare video fino a 6k a 100 fps, alla "modica" cifra di 25.430,00 euro per il solo corpo macchina con unità SSD inclusa.

Può sembrare molto, d'accordo, ma si tratta di strumentazioni destinate ad impieghi altamente specifici e spesso utilizzate in set hollywoodiani, per i quali problemi di budget di solito non esistono.


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Il 4K è insomma una tecnologia in forte espansione, apprestandosi a diventare uno standard di massa in cui non si useranno esclusivamente attrezzature RED o Arri da migliaia di euro per creare footage di elevata qualità.

Due sono i fattori da considerare, soprattutto oggi: l'obsolescenza e, ancor più importante, la "saturazione" tecnologica.

Se riguardo l'obsolescenza abbiamo più o meno tutti le idee chiare, riguardo la "saturazione" pochi ancora hanno, secondo noi, la percezione adeguata.

L'esempio di "saturazione" più evidente è quello della risoluzione nelle fotocamere digitali per le quali i produttori hanno iniziato da tempo a concentrarsi non più sull'aumento del numero di pixel (arrivato a "saturazione" nell'uso pratico), ma su altre qualità intrinseche alle immagini come color depth, ISO noise, correzione automatica delle aberrazioni introdotte dagli obiettivi etc.

Dopo averlo apprezzato per bene su schermi da 50 pollici ed oltre, possiamo dire che all'atto pratico gli 8Mpixel del 4K sono, per un video, un punto di "saturazione", a meno di non avere un salone profondo dieci metri e volere un 130" in fondo alla parete.

Per concludere, il ciclo vitale di una RED, oggi, è tre volte quello di una Sony FDR-AX100: lungi da noi paragonare una EPIC and una Handycam, vista anche la suscettibilità di taluni RED-Boys, ma vi immaginate un Note 6 oppure una Sony FDR-AX400 che arriveranno, verosimilmente, nell'arco di 2-3 anni da adesso, a seconda del mercato d'appartenenza?

La tecnologia corre molto veloce e le iterazioni sono tanto più veloci quanto più è ampio il mercato: una volta che qualcosa, qualsiasi cosa, è entrata nel main stream, quest'ultima è destinata ad evolversi dieci volte più velocemente rispetto ad un settore di nicchia, che piaccia o meno.

Il 4K è reale, prepariamoci!