4. SHARK ZONE M51+
Passiamo ora alla "combo" SHARK ZONE M51+, iniziando dal mouse incluso che indicheremo come M51 in accordo alla stessa nomenclatura utilizzata dal produttore tedesco.
Familiare nelle sue forme, lo SHARK ZONE M51 è un derivato dello storico mouse Drakonia e del successore Drakonia Black, da cui eredita le forme e l'ergonomia, i materiali e l'elettronica, con un restyling della livrea in accordo con il nuovo stile.
Essenzialmente costruito in plastica, la scocca è superiormente rifinita in un materiale morbido al tatto ed offre una sola zona ad illuminazione regolabile solo per fini estetici.
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Le forti incavature laterali ospitano due grandi inserti in gomma piena, pensati per mantenere costante la presa nelle sessioni di gioco prolungate, laddove un classico smalto in combinazione con la sudorazione renderebbe la superficie scivolosa.
Con i suoi 11 tasti programmabili, il nuovo M51 rientra nella classe dei mouse particolarmente dotati, con un'oculata distribuzione degli stessi che non vediamo l'ora di provare sul campo.
Il pulsante "thumb", spesso presente su un'ampia varietà di mouse, è qui posizionato sul margine inferiore lasciando completamente libero il grip laterale.
La disposizione dei padsurfer non ci consente di avanzare alcuna critica, avendo coperti tutti gli angoli della base per il massimo della stabilitÃ
Sul margine inferiore, poco sotto il sensore PixArt ADNS-9800, troviamo lo scomparto per le zavorre, un sistema piuttosto semplice composto da sei unità di 5g ciascuna, per un totale di 30g di cui disporre per variare l'inerzia della periferica.
Anche qui è d'obbligo un complimento per la progettazione del mouse in generale, che gli consente di segnare un basso peso "a vuoto" e, di conseguenza, offrire un range di regolazione decisamente più utile, passando da un leggero 115g ad un più consistente 150g.
Sul margine della periferica ci viene offerto anche un indicatore del livello dei DPI correnti, molto utile per un discreto numero di giocatori e professionisti.
