3. Viste da vicino - Parte seconda


La qualità costruttiva, fattore molto importante per una cuffia ed in particolar modo per una soluzione da gioco, sembra essere un altro aspetto molto caro a Sharkoon.


Sharkoon SHARK ZONE H40 3. Viste da vicino - Parte seconda 1 


Per quanto appaiano un po' spartane in alcune giunzioni e non utilizzino materiali "nobili" (dato il costo, ovviamente), le SHARK ZONE H40 offrono una buona solidità ed una costruzione rinforzata da alcune viti.


Sharkoon SHARK ZONE H40 3. Viste da vicino - Parte seconda 2 


Il meccanismo di regolazione delle dimensioni, supportato da un elemento flessibile in metallo, aggiunge ulteriore qualità e resistenza in quello che è sicuramente un headset di fascia entry-level, ma non una soluzione progettata al risparmio.


Sharkoon SHARK ZONE H40 3. Viste da vicino - Parte seconda 3 


Un altro elemento metallico è integrato nel perno basculante che collega i padiglioni alla struttura portante, permettendo quel gioco meccanico necessario ad una migliore adesione in perpendicolare sull'orecchio del giocatore.


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Il microfono ad asta, posizionato sul padiglione sinistro, è installato con un particolare meccanismo ruotante che consente il dispiegamento dello stesso solo quando strettamente necessario.

In questo modo è più semplice evitare danni all'asta del microfono e riporre correttamente le cuffie, anche usando la comoda carry bag che abbiamo visto in precedenza.


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Il microfono è dunque montato su un'asta deformabile ed offre una caratteristica inattesa come il LED di attivazione, attivo solo quando il jack ed il cavo USB sono collegati alle rispettive prese ed alimentati.


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Il controllo in linea, situato a circa 40cm dalla base delle cuffie, è di dimensioni piuttosto grandi per consentire di essere facilmente raggiunto dalla mano del giocatore ed offre due tipologie di controllo: rotellina per il volume e pulsante di disattivazione del microfono.


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Alla fine del lungo cavo, completamente gommato, troviamo tre terminali con tanto di placcatura in oro, altra chicca totalmente inattesa.

I due jack 3,5mm sono necessari al trasporto del segnale audio (verde) e dell'input microfono (rosa/rosso), mentre il connettore USB non è strettamente necessario al funzionamento di questo headset, in quanto preposto esclusivamente all'alimentazione dei LED posti sui padiglioni e sul microfono.