3. Vista da vicino - Parte seconda
La zona posteriore della BlackWidow X Chroma è rialzata di pochi millimetri ed accoglie centralmente un ulteriore inserto in plastica lucida che richiama quello frontale visto in precedenza, caratterizzato, in questo caso, da un intaglio per il fissaggio del cavo.
L'assenza della cover superiore permette di avere in bella vista gli switch meccanici che, se da un punto di vista puramente estetico potrebbe far storcere il naso, dall'altro offre la possibilità di pulire più velocemente ed in modo efficace la tastiera, oltre a permettere un'illuminazione particolare a luce diffusa.
La base d'appoggio, anch'essa in alluminio, presenta ben cinque pad in gomma per garantire una stabilità ottimale su ogni tipo di superficie.
Presenti, come di consueto, i due supporti estraibili per rialzare ed inclinare di pochi gradi la tastiera verso l'utente.
Rispetto al modello non "X" è stato introdotto un semplice ma efficace cable routing basato sull'utilizzo di tre canaline (centrale, sinistra e destra) per posizionare al meglio il cavo a fibra intrecciata di cui è dotata.
I due supporti basculanti sono realizzati completamente in plastica, scelta che non rende affatto giustizia alla qualità della struttura unibody in alluminio.
La connessione è affidata ad un singolo connettore USB 2.0 placcato oro che fa capo ad un cavo con sleeving in tessuto di pregevole fattura.
Una volta collegata la BlackWidow X Chroma al nostro PC, non si potrà fare a meno che restare estasiati dall'eccezionale illuminazione RGB a luce diffusa, caratteristica presente solo nelle tastiere con plate rigido esposto.
In alto la nuova tastiera nella spettacolare ed appariscente colorazione verde Razer.
