2. Vista da vicino - Parte prima


Razer BlackWidow X Chroma 2. Vista da vicino - Parte prima 1 


La nuova Razer BlackWidow X Chroma mette in mostra una robusta struttura unibody in alluminio di colore nero, con una forma ancor più sobria ed elegante rispetto al modello originale di BlackWidow.

Una volta estratta dalla confezione, saltano subito all'occhio alcuni particolari che la differenziano da quest'ultima come il formato ridotto, l'assenza dei cinque tasti Macro dedicati sull'estrema sinistra e la scomparsa della classica copertura in plastica, evidenziando in questo modo il plate rigido su cui sono installati gli switch meccanici Razer Green.

L'azienda statunitense sembra inoltre, in prima battuta, escludere dalla localizzazione il mercato italiano non curandosi di una buona fetta di utenza che non riesce a rinunciare al buon layout ISO Latin, soprattutto in ambito produttivo.

Toccherà quindi armarsi di pazienza ed utilizzare il layout US abituandosi ad un design certamente insolito per noi.

Segnaliamo che la BlackWidow X Chroma è disponibile anche nei layout inglese, francese, tedesco, scandinavo e giapponese.


Razer BlackWidow X Chroma 2. Vista da vicino - Parte prima 2 


La finitura opaca contribuisce a dare un tocco di classe in più a questo modello, discostandolo dai soliti canoni "gaming" che propongono un'estetica di gran lunga più aggressiva ed appariscente.

Buona la qualità dei keycap, che presentano un incisione laser dei caratteri effettuata in maniera impeccabile.


Razer BlackWidow X Chroma 2. Vista da vicino - Parte prima 3 


Data l'assenza di tasti funzione dedicati è necessario ricorrere, come per il modello originale, al tasto FN per effettuare le varie operazioni secondarie.

Proprio come accade su gran parte dei notebook sarà possibile, tramite la suddetta combinazione, attivare la modalità gioco (F10), controllare l'illuminazione (F11 ed F12) ed attivare il processo di registrazione Macro al volo (F9), oltre ad aver accesso ai controlli multimediali per le tracce in ascolto e per la regolazione del volume (F1, F2, F3, F5, F6 e F7).

In basso è possibile notare il logo Razer collocato, alla stregua del modello da cui deriva, su di un inserto in plastica lucida sotto il quale è posto uno dei LED RGB di cui è dotata.


Razer BlackWidow X Chroma 2. Vista da vicino - Parte prima 4 


Il lato destro accoglie il tastierino numerico ed i cinque LED indicatori di stato, rispettivamente il Caps Lock, il Num Lock, lo Screen Lock, la Modalità Macro e la Modalità Gioco.


Razer BlackWidow X Chroma 2. Vista da vicino - Parte prima 5 


Una volta rimossi i keycap, per cui non è assolutamente necessario un accessorio aggiuntivo, avremo pieno accesso agli switch Razer Green montati sulla nuova BlackWidow X Chroma.

In rottura con il passato, Razer non si rivolge più a Kailh in qualità di produttore, ma ha deciso di dotarsi di proprie strutture produttive grazie alle quali è stato possibile mettere in atto un controllo di qualità migliorato e relegare le tolleranze di progetto a circa 2,5g sulla forza di attuazione e 0,4mm sulla corsa.

Con le nuove Blackwidow X Razer inaugura la propria serie di switch nel tentativo di offrire una maggiore diversificazione del prodotto rispetto alla concorrenza e scrollarsi di dosso alcuni problemi di immagine dovute alle ampie critiche, vere o supposte tali, mosse alle soluzioni Kailh da vario tempo.



Basati sul progetto originale degli Cherry MX Green, gli switch Razer propongono un commutatore di tipo non lineare con una soglia di attivazione di 50g ed un feedback sia tattile che sonoro con il caratteristico e piacevole click.

I contatti per l'attivazione del circuito presentano, come per i modelli Cherry, la placcatura in oro.