6. Performance - Analisi degli ICs


In questa serie di test analizzeremo il comportamento degli ICs all'aumentare della frequenza operativa in rapporto al CAS utilizzato.

In questo modo la lettura dei valori ottenuti permetterà di comprendere meglio la qualità del modulo di memoria, scoprendo così le caratteristiche di funzionamento dei chip in base ai timings utilizzati dal produttore.

Dopo aver fatto qualche prova preliminare, in modo da verificare il comportamento dell'IMC della CPU in abbinamento al kit di memorie, abbiamo rilevato che i chip Samsung utilizzati da Corsair per questi moduli RAM accettano di buon grado anche cospicui overvolt senza scaldare eccessivamente e scalando piuttosto bene in frequenza.

In base a quanto riscontrato, abbiamo quindi svolto i nostri test applicando una tensione massima di 1,45V, in maniera tale da evidenziare i limiti delle Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz 64GB in vista di un loro utilizzo anche in overclock.

Nella prima serie di prove abbiamo impostato il valore del tRCD +1, mentre nella seconda un tRCD +2.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz 64GB 6. Performance - Analisi degli ICs 1


Osservando il grafico possiamo notare un cospicuo aumento della frequenza raggiungibile con il CAS di targa mentre, abbassando i timings, si nota una decrescita contenuta sino a CAS 12 per poi calare vistosamente con gli ultimi due set.

Questa prima sessione di test ci mostra una ottima predisposizione ad operare con elevate frequenze da parte di questi nuovi chip ad alta densità prodotti da Samsung, aspetto che non ci ha stupito più di tanto avendoli precedentemente provati su moduli della concorrenza.

Il risultato ottenuto a CAS 10 non ha nulla di insolito se consideriamo che, per questa tipologia di memorie, si tratta di timings al limite della sostenibilità in relazione al range di frequenze su cui si trovano ad operare.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz 64GB 6. Performance - Analisi degli ICs 2


La situazione cambia di poco quando si va ad impostare il tRCD +2, dove si osserva un andamento molto simile delle frequenze raggiunte al variare dei timings, spostate solo di qualche MHz verso l'alto.

Anche in questo caso è valido il discorso di cui sopra e, sinceramente, i chip ad alta densità sembrano offrire prestazioni che non hanno nulla da invidiare a quelli precedentemente utilizzati su kit di analoga frequenza ma minore capacità.

I valori massimi raggiunti in entrambe le prove costituiscono, senza alcun dubbio, un risultato molto incoraggiante in vista dei nostri specifici test in overclock.