5. Test di stabilità


In questa sessione di test andremo a valutare la stabilità delle memorie con la frequenza ed i timings dichiarati dal produttore.

Le Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz 64GB sono dotate di un profilo XMP 2.0 che consigliamo caldamente di usare per semplificare tutte le operazioni di configurazione.

Nel caso si dovesse verificare un mancato avvio del sistema, è possibile far funzionare i moduli con la seguente impostazione manuale: CAS 14, tRCD 16, tRP 16, tRAS 36, tRC 52, tRFC1 491, tRFC2 365, tRFC4 225, tRRDL 8, tRRDS 7 e tFAW 31.

Per eseguire i benchmark abbiamo regolato il nostro sistema con un valore di BCLK di 100MHz e impostato il divisore delle RAM a 1:21 (RAM @2800MHz).


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz 64GB 5. Test di stabilità 1  Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz 64GB 5. Test di stabilità 2 
Test di stabilità @2800MHz 14-16-16-36 2T @ 1,35V


Come potete osservare dagli screenshot soprastanti, siamo riusciti a trovare la stabilità con timings, frequenze e tensioni previste dal costruttore.

Successivamente, abbiamo modificato il valore del Command Rate da 2T a 1T per valutare ulteriormente le qualità delle memorie a parità di impostazioni ed il relativo impatto in termini di performance.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz 64GB 5. Test di stabilità 3  Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz 64GB 5. Test di stabilità 4 
Test di stabilità @2800MHz 14-16-16-36 1T @ 1,35V


Anche con il valore del Command Rate impostato in modo più aggressivo le memorie non hanno presentato il minimo cenno di errore, risultando assolutamente stabili in entrambi i test; il punteggio restituito nel 3DMark Fire Strike risulta essere solo lievemente superiore, cosa abbastanza normale dato che si tratta di un benchmark che utilizza in modo predominante l'acceleratore grafico del computer.


Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz 64GB 5. Test di stabilità 5  Corsair Vengeance DDR4 LPX 2800MHz 64GB 5. Test di stabilità 6 
 Larghezza di banda @2T
Larghezza di banda @1T


Per avere un quadro migliore riguardo ai benefici che può apportare un setting più spinto delle memorie, abbiamo svolto i test di banda in entrambe le condizioni.

Passando da CR2 a CR1 abbiamo rilevato, tramite il software AIDA64, un aumento medio in lettura di circa 1338 MB/s ed un abbassamento della latenza pari a 6,6ns; più corposo è stato l'aumento della larghezza di banda misurato con SiSoft Sandra 2015, che ha restituito un valore superiore di ben 2632 MB/s.

Nelle nostre recensioni siamo soliti vedere differenze nettamente più contenute ma evidentemente, in questo caso, l'impostazione più aggressiva del Command Rate ha determinato un repentino abbassamento dei sub-timings primari e secondari restituendo, in tal modo, prestazioni notevolmente migliori.