5. Test di stabilità


In questa sessione di test andremo a valutare la stabilità delle memorie con la frequenza ed i timings dichiarati dal produttore.

Le Corsair Dominator Platinum SE Blackout sono dotate di un profilo XMP 2.0 che consigliamo caldamente di usare per semplificare tutte le operazioni di configurazione.

Nel caso si dovesse verificare un mancato avvio del sistema, è possibile far funzionare i moduli con la seguente impostazione manuale: CAS 14, tRCD 16, tRP 16, tRAS 36, tRC 52, tRFC1 559, tRFC2 415, tRFC4 255, tRRDL 9, tRRDS 6 e tFAW 36.

Per eseguire i benchmark abbiamo regolato il nostro sistema con un valore di BCLK di 100MHz e impostato il divisore delle RAM a 1:24 (RAM @3200MHz).


Corsair Dominator Platinum SE Blackout 5. Test di stabilità 1  Corsair Dominator Platinum SE Blackout 5. Test di stabilità 2 
Test di stabilità @3200MHz 14-16-16-36 2T @1,35V


Come potete osservare dagli screenshot soprastanti, siamo riusciti a trovare la stabilità con timings, frequenze e tensioni previste dal costruttore.

Successivamente, abbiamo modificato il valore del Command Rate da 2T a 1T per valutare ulteriormente le qualità delle memorie a parità di impostazioni ed il relativo impatto in termini di performance.


Corsair Dominator Platinum SE Blackout 5. Test di stabilità 3  Corsair Dominator Platinum SE Blackout 5. Test di stabilità 4 
 Test di stabilità @3200MHz 14-16-16-36 1T @1,35V


Anche con il valore del Command Rate impostato in modo più aggressivo le memorie non hanno fatto una piega risultando assolutamente stabili in entrambi i test.

Dda notare come il punteggio restituito nel 3DMark Fire Strike, pur essendo fortemente dipendente dalle prestazioni del comparto grafico, ottenga benefici da un'impostazione più spinta delle memorie.


Corsair Dominator Platinum SE Blackout 5. Test di stabilità 5  Corsair Dominator Platinum SE Blackout 5. Test di stabilità 6 
Larghezza di banda @2T Larghezza di banda @1T


Per avere un quadro più completo inerente le eventuali differenze, abbiamo svolto i test di banda in entrambe le condizioni.

Passando da CR2 a CR1 abbiamo rilevato, tramite il software AIDA64, un aumento medio in lettura di circa 1459 MB/s ed un abbassamento della latenza pari a 0,5 ns; leggermente inferiore è stato l'incremento della larghezza di banda misurato con SiSoft Sandra 2016, che si attesta in circa 1200 MB/s.