Correva l'anno 2008 e Cooler Master, il gigante mondiale dei componenti ed accessori per personal computer, presentava CM Storm, la sua divisione nata con l'intento di proporsi con maggior mordente al pubblico dei giocatori su PC, in crescita sempre più rapida come il successo degli eventi dedicati agli e-sports ineluttabilmente dimostrava.

Da allora ci siamo abituati a vedere un mercato partecipato da parecchi brand collegati a famosi marchi che, con l'appellativo "gaming", hanno rivisto l'hardware come lo conoscevamo, senza nulla risparmiare, neanche i nostri fidi alimentatori!

E i risultati non si sono fatti attendere, basti vedere le innovazioni che hanno investito sia le periferiche gaming, sia la componentistica interna al case che, tanto per fare un esempio, ha visto un netto miglioramento dei comparti audio integrati sulle schede madri.

Questa è ovviamente una divagazione, ma occorre precisare che, fin dall'inizio, CM Storm è stata, nel proprio specifico campo, una delle attrici principali del gioco.

Nel 2009 nasceva dunque il primo prodotto del brand, il Sentinel Advance, che riuniva alcune delle tecnologie più recenti ed innovative per l'epoca in un mouse Palm dall'ottima ergonomia.

Il Sentinel Advance, nonostante l'ottima ricezione da parte della critica specializzata e non, è stato la dimostrazione di come l'innovazione non sia necessariamente sinonimo di affidabilità e buone prestazioni, tutte caratteristiche fondamentali per un buon mouse.

Il rivestimento esterno, denominato soft-touch, era una soluzione piuttosto rivoluzionaria al tempo quanto poco resistente e praticamente ogni marchio del settore, tra i quali Razer, Roccat e Logitech, hanno sperimentato sulla propria pelle le problematiche che tale scelta avrebbe comportato, ovvero un veloce deterioramento dello stesso.

Un'altra primizia tecnologica presente sul Sentinel Advance, il sensore Philips Twin Eye, era conosciuto per alcuni grattacapi e, nonostante la brutta esperienza maturata da CM Storm (che lo ha sostituito solo nel terzo modello, il Sentinel II) e Razer (negli Imperator e Naga), il suo impiego continua ancora ai giorni nostri grazie a Mad Catz.

I modelli successivi al Sentinel Advance, poi, lo Z3RO-G ed il Sentinel II, continuarono a prestare il fianco alle critiche in virtù di scelte progettuali piuttosto discutibili come l'implementazione di microswitch Zihij sotto i pulsanti principali in luogo dei validissimi Omron D2FC utilizzati per gli entry level Xornet e Spawn.

Traendo le dovute conclusioni da queste esperienze, CM Storm cambia totalmente approccio rivolgendosi questa volta alle più affidabili e collaudate soluzioni tecniche presenti sul mercato, come si evince dalla scheda del nuovo Sentinel III.


CM Storm Sentinel III  
Formato
Palm grip ergonomico per destrorsi
Materiali Plastica con finitura UV Coated
Sensore
 Avago S3988
Risoluzione
 6400 DPI
Pulsanti 
8 (15 con lo Storm TX)
Illuminazione
RGB 16,8M colori
 Memoria512kB
Regolazioni sensore
DPI e LOD
Software
Sì (non necessario per il funzionamento)
Peso
110g (scarico), 136g (con zavorre)
Dimensioni
135x84x40 mm
Cablaggio
1,8m telato con terminale USB placcato oro


Il nuovo rivestimento UV Coated, già noto per l'uso sui keycaps delle tastiere da gioco in forza dell'elevata durata, prende il posto della finitura gommata, i nuovi switch Omron fanno capolino e, contro ogni pronostico, CM Storm sceglie addirittura il sensore ottico Avago S3988 come motore del nuovo Sentinel III.

Il tutto nella stessa forma di sempre e con il tanto comodo display OLED, che sempre torna utile per gestire alcuni dei principali parametri operativi del mouse.

Tutte queste premesse risultano davvero entusiasmanti, ma riuscirà il Sentinel III ad essere il Palm grip di successo che vogliamo?

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