Un Q2 terrificante per le vendite delle VGA 1


Nonostante il mondo del gaming continui a produrre numeri molto interessanti, il mercato delle schede video discrete sta subendo un drastico calo di vendite che, per il trimestre in corso, potrebbe arrivare sino ad un -40% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Scartata quindi una flessione del settore videoludico, che ancora tiene alla grande, bisogna rivolgere il nostro sguardo verso un altro importante aspetto che, negli ultimi anni, aveva sostenuto una domanda così alta, ovvero quello relativo alle monete virtuali.

Con il disastro causato da MtGox e la relativa richiesta di bancarotta conseguente ad un'iniziale sparizione nel nulla di 750.000 Bitcoin (circa 450 milioni di euro), poi parzialmente ritrovati, nonchè il ritardo nella definizione di una univoca e chiara regolamentazione degli scambi (che molti non vogliono), molti utenti hanno cominciato a disilludersi circa la possibilità di ottenere guadagni facili da questa attività, con il conseguente abbandono degli investimenti in hardware necessari, in particolare le GPU.

Delle ultime ore anche il fenomeno del gruppo GHash che ha gestito per oltre 12 ore e più volte il 51% della potenza di calcolo necessaria al mining, aspetto che ha allarmato non poco gli utenti.

Il risultato non si è fatto attendere con l'immissione sul mercato di una gran numero di schede video utilizzate a tale scopo proposte a prezzi stracciati che, in molti casi, sono risultate decisamente più appetibili del nuovo.

A questo si aggiunge la naturale evoluzione tecnologica che porta i miner ad aspettare l'uscita di nuovi ASIC dedicati, sicuramente più efficaci e parchi nei consumi rispetto all'utilizzo di tradizionali configurazioni multi GPU.

I produttori hanno quindi cominciato con il rispondere alle richieste dei propri distributori con un taglio di prezzi, anche se in minima parte, e con una diminuzione della produzione in modo da abbassare le eccessive scorte di magazzino, mantenendo accettabile il livello dei profitti.

Magari sarà la volta buona che colossi come AMD e NVIDIA, il primo in particolare, tornino a focalizzare i propri sforzi su quello che sanno fare meglio sviluppando soluzioni ancora più competitive in ambito professionale e gaming, migliorando ulteriormente la qualità dei driver rilasciati.