AMD ha lanciato oggi sul mercato la nuova APU Carrizo, basata sui nuovi cores "Excavator" con l'aiuto di una corposa dotazione di unità di elaborazione grafica GCN (sino a 8).
Con il mercato delle soluzioni desktop in evidente declino e la rapida ascesa delle soluzioni mobile, la casa di Sunnyvale ha voluto rivedere le sue strategie e puntare su un sicuro investimento in un paio di prodotti che possano essere redditizi nel breve termine, così da uscire dalla crisi che ha affrontato a causa di alcune scelte discutibili effettuate dalla precedente gestione.
Fortuna vuole, per noi consumatori, che del vecchio management sia rimasto poco e che il nuovo CEO Lisa Su abbia impostato la strada migliore possibile alla luce delle risorse disponibili.
Come dicevamo, infatti, Carrizo punta ai dispositivi di classe mobile, nel dettaglio a quelle soluzioni che intercorrono tra i 400 ed i 700 dollari, che costituiscono secondo le analisi di AMD circa 2/5 del mercato dei notebook.
"Excavator", cosi come lo aspettavamo per risollevare le sorti di AMD per le soluzioni desktop dedicate ai poweruser, non arriverà , ma al contrario sarà tra noi come un'evoluzione più efficiente per i carichi comunemente affidati ad un moderno notebook, quali la gestione dei contenuti digitali, la fruizione dei servizi di Streaming ed il gaming online.
La 6a generazione di APU, alla luce dei miglioramenti apportati all'architettura, sarà in grado di raddoppiare la durata rispetto ai precedenti processori, rimanendo saldamente avanti rispetto alle soluzioni Broadwell di pari costo, almeno in base ai test interni AMD che mettono a confronto il nuovo FX-8800P con il Core i7 5500U su noto benchmark 3DMark 11.
Questi obiettivi sono stati raggiunti, tra l'altro, anche grazie ad una radicale ed abile mossa: Carrizo abbandona l'infausto design modulare per un'architettura che prevede 4 cores reali e cache L1 raddoppiata per un miglioramento dell'IPC tra il 9 ed il 13%.
Numeri congrui, quindi, per un vero salto generazionale che sia degno di nota per l'utente finale.
Con l'integrazione della libreria HEVC (H.265, il codec per il futuro in risoluzione 4K), Carrizo si pone come la prima soluzione perfettamente ottimizzata per la fruizione di contenuti UHD a 60fps.
Anche la transcodifica vede degli importanti miglioramenti, con i test (sempre interni) che mostrano il vantaggio in termini di prestazioni delle soluzioni Carrizo sui concorrenti i5 Broadwell nell'uso delle rispettive modalità di accelerazione Quicksync per Intel e VCE per AMD.
Con la capacità di gestire il Thermal Design Power (TDP), Carrizo offre ai produttori OEM sia la possibilità di dare vita a soluzioni ultrasottili, quando la mobilità è prioritaria, come anche a soluzioni più potenti ma con 35W di TDP.
L'ultimo step architetturale conferma AMD come il leader nelle performance grafiche e non vediamo l'ora di vedere le nuove unità a confronto con sistemi dotati di GPU discreta.
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Spesso utilizzate per il gaming competitivo che si sviluppa attorno a titoli non particolarmente gravosi per raccogliere un'ampia utenza, AMD Carrizo è la APU giusta per un gameplay fluido alla risoluzione massima sui titoli più giocati con una durata della batteria in gioco continuo praticamente raddoppiata rispetto alla precedente generazione.
AMD Carrizo arriverà sulle prime soluzioni Windows 10 dei maggiori produttori mondiali di notebook, con i processori quad core A8-8600P, A10-8700P e FX-8800P per la fascia più alta.
