AMD pensa ad un unico standard grafico esterno 1


AMD sta preparando una soluzione standardizzata per le docking station grafiche da abbinare ai notebook, e più in generale ai PC ultracompatti, per far aumentare esponenzialmente le relative prestazioni in gioco.

Quando si parla di notebook gaming siamo in realtà di fronte a prodotti assolutamente ben progettati ma che, nella realtà, hanno ben poco di portatile in quanto veri e propri desktop replacement perché caratterizzati da dimensioni e peso di una certa rilevanza per contenere al proprio interno componenti hardware in grado di far girare fluidi i giochi alle risoluzioni native dei pannelli utilizzati (2K e 4K).

Tutti vorrebbero avere un notebook slim da portare sempre con sé e capace anche di gestire i titoli di ultima generazione al massimo delle loro possibilità ma, allo stato attuale, questo non è possibile se non grazie a particolari accessori come appunto le docking station grafiche prodotte, ad esempio, da Dell per i suoi Alienware e MSI.

Questo tipo di soluzioni esterne, costi a parte, hanno come contraltare il fatto di appartenere ad un ecosistema chiuso e, di conseguenza, non potrebbero essere riutilizzate qualora si decidesse di cambiare marca e modello di notebook andando a vanificare l'investimento iniziale.

Per aggirare il problema, AMD ha deciso di promuovere una dock standardizzata per tipologia di connessione e driver, lasciando all'utente la massima libertà sulla scelta della GPU da installare al suo interno.

Massima compatibilità, quindi, ed estrema versatilità di utilizzo con un costo complessivo, tra Ultrabook e Dock che, almeno sulla carta, non dovrebbe eccedere quello di un notebook specifico per il gaming.

Se l'unificazione di uno standard, così come pensato da AMD, dovesse prendere piede, si potrebbe facilmente convertire, in caso di necessità, un piccolo notebook slim desinato al tempo libero e alla normale produttività in un PC Desktop di elevata potenza per il gaming 4K con la sicurezza che il proprio investimento duri nel tempo e, perché no, condividere la dock con un gruppo di amici.