Precauzioni per l'utilizzo di DryIce e LN2

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  1. #1
    Moderatore L'avatar di italian soldier
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    Predefinito Precauzioni per l'utilizzo di DryIce e LN2

    Ormai sempre più frequentemente mi capita di vedere nei vari forum overclock estremi (Giaccio secco – Azoto liquido) e sempre più spesso mi capita di vedere persone che ancora oggi sottovalutano i pericoli che si possono incontrare maneggiando con poca cura questi “elementi”.

    Definizioni (tratte dal sito PCTuner):

    “Giaccio secco” (Dry ICE):

    Con il termine "Ghiaccio Secco" viene comunemente denominata l'anidride carbonica (CO2) allo stato solido che a pressione atmosferica si trova ad una temperatura di circa -80°C. Grazie al suo elevato potere refrigerante, pari a 150 kcal/kg (che è quasi il doppio rispetto quello del ghiaccio di acqua), il ghiaccio secco ha la capacità di mantenere basse temperature assorbendo il calore dell'ambiente esterno.

    “Azoto Liquido” (LN2)

    L’azoto liquido è un fluido criogenico che bolle a -196°C alla pressione atmosferica e che viene utilizzato in molti raffreddamenti industriali.

    Detto questo passiamo a quello che vorrei comunicare con questo thread.

    Per maneggiare questi due elementi è necessario utilizzare delle precauzioni al fine di evitare danni fisici come bruciature. Utilizzare indumenti adatti, come pantaloni e magliette con maniche lunghe, guanti molto spessi o meglio in pelle e anche degli occhiali protettivi, come quelli che si utilizzano per il giardinaggio tipo questi




    Importante è che nessuna parte del corpo venga a contatto con gli elementi sopraccitati, quindi più siete coperti meglio è.

    Con molta probabilità questo sarà un post inutile ma dopo aver visto alcune immagini su forum tipo XS, di gente che maneggia DryIce a mani nude, mi sono chiesto se chi utilizza questo tipo di raffreddamento sa come deve proteggersi e quali sono i “danni” che il nostro corpo può subire.

    Il futuro, di nuovo ignoto, scorre verso di noi, e io lo affronto per la prima volta con un senso di speranza, perché se un robot, un Terminator, può capire il valore della vita umana, forse potremo capirlo anche noi.

  2. #2
    exbibyte L'avatar di lore85bg
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    Ottimo topic marco...

    la sicurezza è molto importante... lo è nel lavoro... e lo è oer divertirsi...
    my Waterstation rev.01 rev.02 rev.03 ~ il mio cucciolo

  3. #3
    exbibyte L'avatar di wasky
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    più che Bruciature Marco le chiamerei "Necrosi" e qui chicco potra spiegare la differenza, la parte a contatto con l'azoto, muore del tutto :sorry

    Ottimo Lavoro degno di essere Stikkato in Sezione


    Ragazzi spero che vi Responsabilizzi un pò


    Wasky

    In a Audio Computer Transport, Parameters like RAM settings, RAM quality and motherboard traffic all make a perceptible difference. The purity with which data is streamed to the DAC is critical. Cics

  4. #4
    ~..:{Warning}:..~ L'avatar di Maxxpower
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    topic utilissimo
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  5. #5
    Moderatore L'avatar di italian soldier
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    Invito allora il mitico chicco a contribuire.
    Lo scopo ero proprio questo, quello di far capire che quello che si fa in quei frangenti è un divertimento, un "gioco" ma le sostanze utilizzate non sono giocattoli.

    Il futuro, di nuovo ignoto, scorre verso di noi, e io lo affronto per la prima volta con un senso di speranza, perché se un robot, un Terminator, può capire il valore della vita umana, forse potremo capirlo anche noi.

  6. #6
    kibibyte L'avatar di hellas91
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    Necrosi:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Necrosi

    Quindi è come sospettavo..proprio una morte delle cellule!
    Ragazzi..occhio!

  7. #7
    Nexthardware Staff L'avatar di Chicco85
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    Come si può vedere dal link riportato da Hellas, Necrosi significa proprio morte cellulare. E' però da specificare che è sempre da intendere morte cellulare in senso patologico. Sussiste infatti un altro tipo di morte cellulare, fisiologica, chiamata apoptosi (deriva dal greco anche questa, e significa "caduta delle foglie dall'albero"). Ci sono ben precise differenze a livello molecolare, morfologico e di conseguenze in questi due tipi di processi.

    Ora, soffermiamoci sulla necrosi da corpo freddo. Essenzialmente è data dalla morte cellulare dovuta ad esposizioni a corpi freddi appunto. Ricordiamo che le nostre cellule tipicamente lavorano a temperature attorno ai 37 °C (vabbè, le cellule dello strato basale dell'epidermide magari a qualcosina meno, dato che sono vicine alla superficie dell'epidermide stessa, ma questo non importa). La temperatura dell'azoto liquido, come ben sapete, è -196 °C, per cui sussiste un DT di oltre 200 °C.
    Avete presente cosa succede quando immergete qualcosa di organico nell'azoto liquido per un certo tempo? Questo si congela ad un tal punto che sembra fatto di vetro e, se lo buttate per terra, si romperà in mille pezzi. E' chiaro che solo un masochista arriverà a tal punto con il proprio dito/mano, ma era per darvi un'idea grossolana degli effetti.
    Vedendo la cosa limitata nel tempo e nello spazio, quindi esposizione brevissima in una zona della cute, capite bene che gli effetti saranno comunque rilevabili.

    Il danno alle cellule penso sia dovuto a 2 motivi essenzialmente:

    - Il congelamento a temperature di quel genere, porta ad una elevata fragilità della membrana cellulare che, sotto la minima trazione si frammenta liberando il contenuto della cellula stessa (si va dall'innocua acqua, agli enzimi lisosomiali ecc.). La trazione necessaria alla rottura è veramente irrisoria, se pensate che le cellule dell'epidermide sono grandi qualche decina di micron e la loro membrana cellulare è spessa attorno a 10 nanometri.

    - Voi sapete che il ghiaccio ha un volume maggiore dell'acqua corrispondente (l'acqua presenta volume massimo a circa 4°C). Per cui, se noi congeliamo delle cellule queste aumenteranno di volume. L'aumento di volume però non si fa sentire tanto in quelle direttamente colpite, poichè la variazione di temperatura è molto marcata e per di più estremamente brusca, ma può farsi sentire nelle zone limitrofe dove le diminuzioni avvengono più lentamente e in minor valore assoluto (in altre parole, dove si da il tempo alle molecole d'acqua di posizionarsi in quel particolare modo da formare il reticolo cristallino che sta alla base della struttura del ghiaccio.

    A questi due motivi, vanno aggiunti i danni provocati da tutte le sostanze cellulari rilasciate a seguito della rottura delle cellule stesse ed i "danni", eventuali, provocati dalla risposta infiammatoria successiva (il tipico arrossamento e la tipica formazione di essudato) e, last but not least, la possibilità di infezione delle lesioni.

    Oltre all'estesione sulla cute della lesione (parlo sempre di cute, perchè penso sia l'organo più facilmente coinvolgibile, ma potete applicare gli stessi ragionamenti anche su altri organi, come l'occhio, ovviamente con diverse implicazioni), bisogna cosiderare anche la profondità stessa della lesione. Finchè si rimane sull'epidermide ok, ma man mano che scendiamo in profondità la cosa si fa sempre più problematica.



    Penso di essere stato un pò troppo prolisso per quello che può servire ai fini dei posibili danni dovuti all'azoto, ma d'altronde non sono riuscito a farne a meno...

    Vi segnalo 2 ottimi link a proposito:

    SEMINARIO DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE
    PER LA MANIPOLAZIONE DI LIQUIDI CRIOGENICI


    INFORMATION SPECIFIC TO LIQUID NITROGEN

    Ciao a tutti!

    P.s.: se avete altre domande e curiosità, io sono qui.

    Edit: ecco un esempio


    University of South Wales' physics department

  8. #8
    kibibyte L'avatar di hellas91
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    Molto chiaro :-;

    Ma sei un infermiere/dottore/laurenado?

  9. #9
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    altra cosa... cosa succede quindi alle cellule??? danno irreparabile o si può guarire???


    WS HOME (in pensione): i7 7700k @ 5.2Ghz cooled by Custom Loop - Asus Maximus IX Apex - Asus Strix 980Ti - 16Gb Gskill TridentZ F4-3866C18 - Antec HCP 1000W Platinum - 3 x WD 500Gb (Dati) - Samsung Evo 840 (SO) - Win10 Pro x64
    WS LAB: Ryzen 2700x cooled by Corsair H100i V2 - Asus Rog Strix x370-i Gaming - 32Gb GSkill TridentZ RGB 3600Mhz - Zotac GTX1060 Mini 6GB - Thermaltake Smart Pro RGB 650W - Sabrent 1TB - MP500 NvME 250Gb come cache disk - Win10 Pro x64 - Phanteks Evolv ITX Glass --- Virtualization with Hyper-V

    My HPE MicroServer:
    Configurazione e Setup

  10. #10
    Nexthardware Staff L'avatar di Chicco85
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    Originariamente inviato da hellas91
    Molto chiaro :-;

    Ma sei un infermiere/dottore/laurenado?
    Il primo no, il secondo ora è presto ma in futuro si spera di si, per il terzo è presto...

    Diciamo studente va...

    Originariamente inviato da Matty90
    altra cosa... cosa succede quindi alle cellule??? danno irreparabile o si può guarire???
    Se è riferito al tessuto si, il danno è riparabile. La cellula che va in necrosi ovviamente no, muore e basta.

    Tieni conto che, a meno che tu non ti scarichi un dewar addosso, non si tratta di danni estesi solitamente.

    Per farti un esempio, la crioterapia con azoto viene usata per trattare alcune patologie cutanee, come condilomi, verruche ecc...

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