Piccoli Bulgari crescono: Il Diabolidak!

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  1. #261
    gibibyte L'avatar di DacPassion
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    Originariamente inviato da audiodan
    Da notare che il DAC è la parte meno invasiva, quattro alimentatori e una scheda d'uscita rendono l'apparecchio necessitante di un case generoso, a meno di voler fare un doppio case che, in questo caso, non trovo strettamente necessario.
    Quale soluzione hai usato per l'alimentazione tra quelle riportate in questo pdf??
    http://jlsounds.com/uploads/Oscil.pdf

  2. #262
    tebibyte
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    Ovviamente l'alimentazione separata!per cui, come puoi vedere dalla foto del Diabolidak, gli alimentatori sono tre, uno per la scheda USB , uno per il DAC e uno per il reclocking.

  3. #263
    gibibyte L'avatar di DacPassion
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    Ovviamente l'alimentazione separata!per cui, come puoi vedere dalla foto del Diabolidak, gli alimentatori sono tre, uno per la scheda USB , uno per il DAC e uno per il reclocking.
    Per capire, sarebbe la soluzione illustrata al punto 5?
    ..o tu hai usato la configurazione 4 mentre la 5 è ancora più estrema
    Ultima modifica di DacPassion : 01-09-2014 a 19:04

  4. #264
    tebibyte
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    Busta n°5 ........Allegriaaaaaa!
    Questa è un'alimentazione fondamentale, qui non si può risparmiare...

  5. #265
    tebibyte
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    In attesa delle ultime prove, nonchè di avere qualche ora disponibile per farle, vi aggiorno sulla evoluzione della macchina.
    Posto che l'R1 di Rogers è un oggetto di rara perfezione sonica tanto che c'è chi lo sta sviluppando come preamplificatore tout court con risultati che appaiono di tutto rispetto, io ho fatto l'errore di girare sulla baia e..........data la straodinaria trasparenza sonica di questa macchina, che vi ricordo è composta da
    - DAC bulgaro con scheda di reclocking aggiuntiva con gli oscillatori Crystek
    - stadio d'uscita R1 di Rogers
    - Alimentatori singoli e separati, tutti su base LT3080, rispettivamente per: Ricevitore USB, DAC, Reclock e stadio d'uscita,
    ho dato inizio alla seguente danza dei condensatori, d'ingresso e di uscita:
    - fase di startup: Wima MKP 4 10 uF in uscita e 1uF in ingresso. E' stata la fase che mi ha colpito più di tutte perchè è stato chiarissimo fin dal primo minuto di ascolto che avevo per le mani un piccolo gioiello .
    - seconda fase: Conrad Johnson polipropilene 2 uF in uscita e Mundorf Supreme 1 uF in ingresso. Diventa evidente che non serve un condensatore così grosso in uscita, nel mio setup, perchè il pre Conrad Johnson ha un'impedenza d'ingresso elevata per cui si può andare con soli 2-3 uF se l'apparecchio "accettante" successivo al DAC ha un'impedenza di almeno 30KOhm. Con questo cambio appare chiaro che il suono apparentemente chiaro e corretto ascoltato con i Wima era, in realtà, impoverito dalla perdita di una buona quantità di microinformazioni. Sulla scorta delle mie esperienze precedenti opto per l'acquisto dei condensatori RikeAudio, valutando che lo stadio d'uscita meriti una spesa del genere per cui parte la
    - terza fase: Rike Audio 2,2 uF in uscita 1 uF in ingresso. Il suono diventa più ricco ancora, con una magnifica rifinitura timbrica e ambientale e un controllo dei bassi da primato. Il suono dei Rike ha un'impronta tendenzialmente neutra con una notevole luminosità del suono, senza darmi mai, però, l'impressione di una vera tendenza allo spostamento tonale verso l'alto. Teutonico ma non privo di poesia, direi....
    E quindi, mi sono fermato? Eh no, complice la baia faccio due "stupidaggini" al prezzo di due!
    La prima è di ordinare 2 condensatori Duelund VFS copper da 2,2 uF ad un costo ben inferiore a quello del nuovo ma sempre oltraggioso, nell'accezione comune. Ma non contento metto le mani anche su alcuni Jupiter Copper foil, assai meno costosi dei Duelund ma simili, a quanto mi consta, dal punto di vista sonico e...........
    Quarta e quinta fase ve le racconto un'altra volta, di certo è che chi voglia investire qualche centinaio di euro in questo aggeggio non butta via i suoi soldi e con i Rike vive felice. Ma esiste ancora altro.......molto o poco altro a seconda di come si ascolta la musica e di quale musica si ascolta. Ma il Diabolidak è davvero diabolico, anche nel farvi spendere denari!

  6. #266
    mebibyte
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    Originariamente inviato da audiodan

    - DAC bulgaro con scheda di reclocking aggiuntiva con gli oscillatori Crystek
    - stadio d'uscita R1 di Rogers
    - Alimentatori singoli e separati, tutti su base LT3080, rispettivamente per: Ricevitore USB, DAC, Reclock e stadio d'uscita,
    ...
    Mannaggia a voi ragazzacci, il mio dac bulgaro l'ho prestato ad un conoscente che adesso mi chiama due volte al giorno per chiedermi quando ne costruisco uno anche a lui !

    Quindi nel frattempo, ne approfitto per ragionare su quali modifiche potrei mettere in pista. Purtroppo il mio ampli, non consente di montare lo stadio di uscita di Rogers ( 1KOhm di impedenza ingresso), quindi o cambio ampli o questa non si puo' fare … ho due strade in mente:

    - A) Montare la scheda ozionale di reclocking
    - B) Aspettare che esca la nuova versione del dac bulgaro ( magari ha gia' dentro una uscita a discreti decente ) e montare poi il clock figo

    Nel caso di opzione A) ho alcune domande:

    - che oscillatori hai montato in U2 U3 ?
    - si puo' saldare anche " a manina " ( io posso accedere ad una ottima stazione saldante ma non SMD )
    - a parte collegare i vari pin 1,10,11,20 alla I2S … cosa serve d'altro ?

    Un cordiale saluto, Massimiliano
    Ultima modifica di Ipoci : 22-09-2014 a 09:26

  7. #267
    tebibyte
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    Il DAC bulgaro nuovo non sarà disponibile prima della fine dell'anno o forse aprile (è più probabile) ed avrà un costo ben superiore, come mi è stato già preannunciato e come è naturale, soprattutto dopo che lo stanno scoprendo in tanti.
    La scheda di reclock apporta un balzo qualitativo notevole, anche se tieni presente che i Crystek consigliati da Lyuben costano circa 30 € l'uno e vanno saldati, operazione non difficile ma che richiede un minimo di mano ferma ed esperienza, se sbagli senza una stazione ad aria sei fritto, perchè non li stacchi più..
    Ciò che serve alla scheda di reclock più di ogni altra cosa è una alimentazione a prova di bomba, dedicata a lei solo e costruita con tutti i crismi.
    In questa settimana conto di provare Belleson contro 3080 e niente di meglio che fare una comparativa proprio sul reclock, vediamo se ci sono differenze o no.
    Che dire, il Diabolidak sta raggiungendo vette di eccellenza sonica del tutto insperate, tanto da farmi fare stupidaggini, che però non sono stupidaggini.........i condensatori suonano, cavolo se suonano!

  8. #268
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    Ah, bene … allora aspetto di capire se il Belleson é indispensabile o meno.

    Potrei eventualmente destinare il Belleson 5V per la scheda clock e costruire invece un paio di ps con il 3080 per le schede USB e DAC … che magari vanno bene lo stesso, anche se devo ammettere che l'alimentazione Belleson fa fare un salto notevole rispetto a quella "standard" JL e tornare indietro mi scoccerebbe.

    Intanto cerco di capire se c'e' qualcuno che mi da una mano con le stazioni saldanti. Credo che ci sia anche quella ad aria ma devo andare in avanscoperta nei laboratori.

    Ho visto nelle foto che la scheda clock l'hai montata in mezzo alle due board. Ma e' gia' predisposta cosi' o e' un montaggio che ti sei inventato ?

    Un cordiale saluto, Massimiliano

  9. #269
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    Vorrei ora passare a qualche considerazione sulla quarta e quinta fase. Una premessa doverosa: qui io tratterò di sfumature, a mio parere non solo fondamentali ma che rappresentano la vera essenza della riproduzione musicale ma che richiedono sistemi ad altissima definizione per poter essere apprezzate appieno. Inoltre, a prescindere dall'HW dell'intero sistema musicale, è mia esperienza che non tutti gli ascoltatori, a prescindere dalla loro competenza, danno a queste sfumature l'importanza che do io e pertanto ribadisco che anche solo fermandosi al montaggio dei Rike Audio si avrà per le mani una macchina favolosa ma.........dopo ci si avventura nella terra sconosciuta dove.......
    HIC SUNT LEONES!
    - Fase quarta: Duelund 2,2 uF VSF copper come condensatore d'uscita. La primissima impressione è che il suono sia diventato palpabile, da poterlo toccare o , come ho detto ad un amico al telefono, da poterlo mangiare. Gli strumenti acustici, e ancor più le voci, acquistano una tridimensionalità fatta di minutissime microinformazioni che rendono questa esperienza davvero emozionante. La parte bassa dello spettro acquista armonici che rendono il sax baritono di Gerry Mulligan un oggetto reale. La batteria ha piatti metallici definitissimi ma nel contempo mai aspri, come i migliori cimbali turchi sanno fare. Insomma quasi un'esperienza mistica. Dopo qualche giorno il sistema orecchio-cervello perde la capacità di stupirsi ma resta il piacere di ascoltare un numero sempre maggiore di album, ciascuno con le sue proprie caratteristiche di registrazione ma tutti di una piacevolezza disarmante. Non vorreste spegnere l'impianto neanche alle tre del mattino! Una domanda si affaccia sempre più spesso: ma dove erano tutte queste informazioni in un file 16/44,1?
    Insomma: vale affrontare una spesa così alta per i Duelund? La mia risposta è si, assolutamente si, sempre chè il vostro modo di ascoltare soddisfi le premesse.
    In realtà ero curioso di capire la differenza tra Duelund e Rike e la conclusione è che i Rike suonano magnificamente in un'ottica di assoluto rigore, i Duelund si avvicinano all'esoterismo. Due interpretazioni differenti, entrambe validissime, dove il gusto personale conta più della tecnica in se.
    - fase quinta: Jupiter Copper foil 1 uF in ingresso. Non pensavo, davvero, che si potessero scavare altre microinformazioni dal solito, povero file 16/44,1! Eppure lo Jupiter ci riesce, gli archi dell'orchestra diventano un insieme di corde all'unisono e non un muro timbricamente più o meno omogeneo, gli strumenti a fiato si scontornano ancora di più e le voci pure. Mi sembra di notare un rafforzamento cospicuo del mediobasso, finanche eccessivo ( 40 Hz circa) ma i condensatori sono montati da sabato e hanno forse due ore di suono in tutto: da rivalutare dopo una cinquantina di ore almeno.
    Alla fin della fiera mi restano alcune prove collaterali da fare, oltre che finire di valutare con maggiore precisione gli Jupiter, ma il risultato, per quanto mi riguarda, mi ha portato ad un livello che mai avrei pensato di raggiungere ne' che fosse neanche possibile raggiungerlo. Per cui da qui parte un sentito grazie a tutti coloro che hanno contribuito a tutto ciò, permettendoci , come forum, di fare un altro centro, questa volta veramente clamoroso, non perchè siamo più bravi degli altri ma solo perchè crediamo in quello che facciamo e perchè il mutuo soccorso, motore di questo luogo, funziona. Fine del pistolotto e perciò si ricomincia a lavorare!

  10. #270
    tebibyte
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    La scheda del reclock è costruita per essere interposta tra le due schede del DAC, mantenendo i percorsi dei segnali i più corti possibile. Per saldare i Crystek, che sono grandi, non serve la stazione ad aria, basta un comune saldatore con la punta fine, il problema si presenta solo se devono essere dissaldati per qualche ragione.

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